Sarebbe un po' pretenzioso (toglierei anche il po' ma lasciami essere indulgente con me stessa) capire davvero un utente da come si racconta qui. L'unica sensazione , se mi permetti di dirtelo, è che tu viva un periodo di instabilità emotiva, la mia percezione è che tu abbia una sensibilità non indifferente, vorresti essere accettato ma non accetti in primis te stesso continuando a giustificarti per essere capito o perché si capiscano i tuoi comportamenti ( nel reale intendo). Qui tutto lascia il tempo che trova e forse è anche per questo ti viene più facile parlarne.
Cosa vuoi che dica, mi spiace sempre leggere o avvertire il malessere delle persone, so come si può star male qualche volta e di certo io non ho la soluzione.
Essere permalosi trovo sia una grande condanna ma neanche penso autoinflitta, il carattere è difficile da cambiare e di certo i consigli si danno sulla base di ciò che siamo, molto più raro su quello che sappiamo siano gli altri che vorremmo sempre simili a noi.
Posso solo augurarti di trovare la giusta dimensione dove risieda la serenità a cui ambisci che io cercarei dentro di te prima che fuori. Ma io non sono te, non ho le tue esperienze, non so quali siano le circostanze che ti portano malessere, questo non lo dimentico mai quando mi confronto con qualcuno.