Matteo Era già morto un pilota il giorno prima, l'atmosfera era tesa anche se la gente (lo so, è brutto dirlo) lo avrebbe dimenticato piuttosto in fretta essendo uno sconosciuto.
Poi l'incidente di Senna che è stato un pugno sullo stomaco per tutti.
Io ricordo come se fosse oggi che quando dall'altoparlante avevano annunciato "Senna è uscito alla curva del Tamburello", il pubblico per buona parte aveva esultato...e c'è anche da capirli essendo perlopiù ferraristi...se va fuori un tuo rivale per la vittoria sei contento. Punto. A me poi non sono mai piaciute le ipocrisie. Però l'esultanza durò giusto un paio di minuti.
Poi scese un silenzio irreale, ci guardavamo tutti in faccia basiti e confusi, come dentro a una distopia.
"CHE CAZZO STA SUCCEDENDO???"
E' stato il pensiero di tutti.
Nessuno era pronto per una cosa del genere.
Poi l'applauso lunghissimo all'alzata in volo dell'elicottero.
E considera che le emozioni in un ragazzo che non è più un bambino ma non è ancora un uomo, sono elevate al cubo.
Pur non essendo tifoso di Senna, lo ammiravo soprattutto per il suo carisma.
Era una figura già quasi mistica in vita.
Gran pezzo di merda in pista (come lo è stato anche Schumacher eh) ma aveva un'aura che dopo di lui non si è vista più in nessuno, neanche da lontano.
Dopo l'accaduto, ne sono diventato una specie di cultore.
So tutto dell'incidente, ho letto nel corso degli anni vagonate di articoli e di testimonianze.
E' per questo che posso tranquillamente dire che quanto vissuto quel giorno di ormai 30 e passa anni fa, è parte di me e del mio immaginario.
Scusa se mi sono dilungato, ma è la prima volta che ne parlo qui.