Analogo al caso Apple di fine gennaio 2025 (calo della quotazione, con forte amplificazione speculativa dato che si tratta di un'azienda ovviamente solidissima), si trovano ora in una situazione simile Microsoft e Alphabet (Google). Sebbene ci sia ancora un po' di incertezza globale, dopo l'insediamento di Trump (quindi le oscillazioni sono presenti), la situazione post-trimestrali ha presentato un deciso calo della quotazione, amplificazione speculativa (i risultati finanziari sono buoni per entrambi, semplicemente una crescita normale anziché stratosferica - parliamo di aziende fra le più grandi al mondo quindi è chiaro che realisticamente non possono raddoppiare).
Dal punto di vista dell'analisi fondamentale, sia Google che Microsoft non hanno bisogno di presentazioni. Il target degli analisti ad un anno (TradingView) dice questo:
- Microsoft: 45 compra adesso, 9 compra, 4 mantieni (zero vendi); target medio ad un anno +31%
- Alphabet (Google): 45 compra adesso, 9 compra, 14 mantieni (zero vendi); target medio ad un anno +28,5%
Per entrambi, il target medio ad un anno è piuttosto alto perché fa riferimento alla situazione attuale, un calo anomalo della quotazione (anche sulla base storica) presenta poi un rimbalzo anche nel breve termine, oltre alle prospettive di crescita positiva nel medio-lungo termine.
Dal punto di vista dell'analisi tecnica, entriamo più in dettaglio con due grafici che poi allego in foto, sempre tratti da TradingView, orizzonte ad un anno.
- indicatore RSI: per entrambi inferiore a 30, indica zona ipervenduto, soprattutto Alphabet
- MACD (Moving Average Convergence Divergence): entrambi non mostrano ancora un chiaro segnale di inversione nell'immediato, osservando però l'ampiezza temporale della zona negativa, con buona probabilità siamo vicini ad un ciclo positivo
- Bande di Bollinger (con SMA 20, 2 deviazioni standard): qui entrambi parlano chiaro, la discesa sulla banda inferiore non può continuare in eterno (5% di probabilità di essere al di fuori del range ovvero 2,5% di essere al di sotto del range inferiore) quindi analogamente a quanto si era visto con il caso Apple, dopo una tale discesa è probabile che si tratti di un minimo, la quotazione quindi è destinata a cercare il momento opportuno per rimbalzare
Ovviamente nel brevissimo termine, pochi giorni, fluttuazioni della quotazione, un punto di minimo ancora un po' più basso, sono possibili. Non si tratta di "indovinare il minimo", nessuno lo può fare, si tratta di comprendere che due titoli così importanti si trovino in un momento di forte sottovalutazione e senza un valido motivo fondamentale. Le opportunità di ripresa, sia per il medio-breve sia anche per un orizzonte temporale più lungo, sono quindi positive.
Vediamo i due grafici a confronto, prima quello di Microsoft (1MSFT quotato in euro) poi Alphabet (1GOOGL, quotato in euro), con gli indicatori descritti, tratti da TradingView.


A livello probabilistico, quanto detto mi sembra più che ragionevole 🙂 Cosa ne pensate? Volete aggiungere altro, magari dal punto di vista fondamentale, impatto geopolitico, ecc?