Floricienta ne avevo parlato più in dettaglio qui: Credete nella casualità o nella causalità?
Premesso che nessuno ha la verità in tasca, l'essere umano non riuscirà mai a risolvere determinate questioni (senza entrare troppo mei dettagli, diciamo al di fuori della nostra esperienza sensibile e strutture della mente - vedi il problema esistenziale, ecc).
Personalmente sono convinto nel determinismo (da non confondere con il finalismo, "tutto ha un fine"... L'autore, Leibniz, in questo caso ha elaborato un pensiero fondato sull'assunzione dell'esistenza di Dio, la ragione prima di tutte cose - se non altro, un'ipotesi un pochino forzata).
Dato che, filosoficamente parlando, nulla è veramente dimostrabile o indimostrabile, anche posso tirare queste conclusioni:
- io ipotizzo che non ci sia una casualità ma sempre e solo causalità: la casualità è uno strumento comodo, funzionale alla vita pratica, es. un fluido come l'acqua, noi studiamo ad esempio le leggi dell'idraulica basate sul flusso medio di miliardi di particelle perché tendono in quella direzione, sarebbe impensabile studiare ogni singola particella e le interazioni che ha con le altre, anche se il flusso medio non considera una piccola quota che noi definiamo "aleatoria" quando in realtà è semplicemente di ordine superiore; altro esempio, se lanci una moneta pensi al classico 50% di probabilità che esca testa o croce, riflettendo sai bene che il lancio della mometa dipende dalla forza della tua mano, inclinazione, ecc, sui grandi numeri le variabili che non controlli direttamente creano una distribuzione statistica: la statistica esiste, la probabilità invece è una semplificazione di un determinismo complesso, più complesso di quanto riusciamo a gestire (ma non per questo possiamo dire che non esista!); anche la meccanica quantistica, tradizionalmente basata sulla probabilità, con David Bohm ha avuto uno sviluppo alternativo (lavoro ahimé meno celebre e forse ancora un po' incompleto, dopo la sua morte) ha avuto un approccio totalmente deterministq
- libero arbitrio: determinismo totale significa che anche le nostre scelte non sono libere ma condizionate, vincolate, predeterminate; come già detto, ogni teoria è sia indimostrabile che inconfutabile, inoltre come suggerisce Kant, è opportuno agire come se il libero arbitrio esistesse