Ho riproposto la domanda di NINJA https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20210410093743AA1mWQj sia per confermare una volta di più la mia stima nei suoi riguardi e sia perché vorrei ribadire la differenza tra ateismo intenso come negazione dell’esistenza di dio e ateismo inteso come negazione di ogni forma di idolatria -.
Cioè l'idolatria è il rovescio di una medaglia che io chiamerei << semi-nichilismo >>: nulla ha sento, ma alcune cose sono davvero affascinanti!
E in questo contesto possiamo notare che la miscredenza e l’agnosticismo sono forme di idolatria (di semi-nichilismo) poiché dal loro punto di vista il pensiero religioso non avrebbe alcun senso, così come non avrebbero senso le stelle, i pianeti, le piante, gli animali, gli uomini, etc., etc., etc. Tuttavia – per i miscredenti e per gli agnostici – in mezzo a questo deserto fatto di pura stupidaggine si staglierebbe un giardino bellissimo: la scienza e la razionalità.
Dall'altra parte le cose non vanno certo meglio e difatti tutti i credenti affermano: nulla avrebbe senso senza dio!
Ora riflettiamoci un attimino. Dire che un cane ha senso grazie al fatto che esiste dio equivale a dire che il cane non ha senso … tuttavia dio lo ha creato e noi dobbiamo avere pietà per quella creatura, almeno fino a quando non ci rompe le scatole, perché a quel punto lo dobbiamo fucilare e senza alcuna esitazione. Dunque il pensiero religioso può essere così tradotto: nulla ha senso, tuttavia esiste un dio che è favoloso.
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Di seguito ho riporto la mia risposta a quella sua domanda:
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Il problema non è la presunzione verso l'alto, il problema è la presunzione verso il basso.
Una presunzione che << indirettamente >> ci fa sentire dei semidei.
Tempo fa lessi << Da zero a infinito. La grande storia del nulla >> di John D. Barrow, e quel libro mi fece scoprire l'enorme difficoltà incontrata dai matematici e dai fisici nella comprensione del nulla: ossia di quella cosa che è solo un infinitesimo della più piccola banalità osservata dai nostri umani occhi.
Cioè se proviamo a comprendere il << nulla >>, di colpo ci rendiamo conto che capire la logica che si nasconde dietro un granello di sabbia … è pazzesca. E se è difficile la logica di un granello di sabbia, figuriamoci la logica che si nasconde dietro il pensiero di un gatto qualsiasi o dietro il pensiero di un uomo qualsiasi.
Eppure la maggior parte delle persone pensa di essere circondata da stupidi! E dunque è portata a credere che per essere migliori del "letamaio" che popolerebbe questo mondo non servirebbe pensare, ma basterebbe solo e unicamente aprire gli occhi e guardare.
Che poi è lo stesso ragionamento che facevano tutti gli ignoranti del medioevo: << Per capire che la terra sta ferma e che il sole ci gira attorno non devo strizzare il mio cervello, basta che apro gli occhi e osservo i fatti. >>
Io rigirerei la tua domanda in questi termini:
Non è forse blasfemia presumere di essere migliori dei nostri simili?