Come si soleva dire, «il pensiero forma le coscienze».
Se dovessimo avere lo stesso pensiero, saremmo tutti uguali. Come dei robot.
Non è poi ciò che sta accadendo ora?
La tolleranza e valori affini sono ormai decaduti in quest'ultimo decennio, anzi lustro.
La realtà, oggettivamente, è ben diversa da ciò che noi vorremmo. Sarebbe una è utopia, ma in realtà è un'utopia con scelte pragmaticamente inattuabili.
Una speranza di cambiamento dal punto di vista sociale potrebbe dispiegarsi solo con un cambiamento ai vertici (europei). Come ha ben detto un utente sui poco tempo fa, l'italiano si istruisce innanzi alla televisione: niente di più vero. La propaganda (il giornalismo) è il braccio operativo, patentemente asservito al Potere, ostensibile al popolo. Finché la propaganda seguirà la direzione sinora perseguita, il popolo non avvertirà alcuna volontà di ribellione. Basti vedere cosa hanno fatto negli ultimi anni, e lo stanno facendo tuttora con la Russia. Noi ci fidiamo della propaganda senza informarsi realmente. Siamo così, ahimè, stupidi che siamo capaci di augurare la morte altrui perché crediamo in ciò che la televisione ci dice.
Manipolazione: noi ci fidiamo (o rispettivamente, abbiam paura) più d'una persona con un camice (o una divisa) che d'una persona vestita in modo ordinario. Non importa ciò che dice e se ciò che è detto, è corretto. La nostra mente agisce per automatismo, per associazione implicita. Se hanno deciso e mosso le fila per SECOLI, a questo punto non vi è modo alcuno di tornare indietro.
La Russia si è salvata con la salita al potere di Putin che ha deciso di ribaltare tutta la situazione (e stava finendo veramente male anche per essa, prima dell'avvento di Putin).