Alfonso2000 sì beh tranquillo che non sfori 85.000 euro 😅
Comunque sia, in realtà funziona così: se la cifra dichiarata come totale incassi è compresa fra 85.000 euro (tempo fa il limite era 65.000 euro) e comunque un massimo di 100.000 euro, rientri nel regime ordinario dall'anno successivo ovvero se dichiaro oltre 85.000 euro nel 2024, a partire dal 2025 avrò regime ordinario (con vantaggi e svantaggi, certamente riguarda tutto il reddito). Nel caso ipotetico oltre 100.000 euro (va beh che uno dovrebbe stare attento ed evitare!!), a posteriori ti verrebbe imposto il regime ordinario anche per l'anno stesso, ti troveresti quindi in un bel casino (fatture vecchie senza IVA, il tutto da sistemare con il commercialista, poi le tasse in ogni caso le paghi l'anno successivo). Ovvio che una situazione del genere, salvo errori, la evita chiunque, piuttosto emetti fattura e la incassi nell'anno successivo, ciò che fa fede ricorda, NON è quando svolgi il lavoro ma quando incassi la fattura (se ricevo pagamento a gennaio 2025, va a formare reddito per il 2025 anche se il lavoro lo avevo svolto nel 2024).
Col regime forfettario, 5% di tassazione per i primi cinque anni, poi 15%. Poi c'è la quota INPS sul 26,07% del reddito imponibile che in pratica è quanto dichiari multiplicato per il coefficiente di redditività, che dipende dal tuo codice ATECO (ad esempio in genere 78% quindi imponibile * 0,78).
Beh ma in realtà non è proprio corretto ciò che dici ("incentiva l'evasione"), dipende. Nel senso che come professionista 85.000 euro annui sono 7000 euro al mese, pensi di guadagnare così tanto?? 😂 Come azienda spesso non puoi nemmeno seguire il regime forfettario, ci sono limiti a tale applicazione, inoltre un'azienda spesso ha delle spese elevate che il regime forfettario non consente di scaricare, mentre il regime ordinario sì. Quindi pro e contro, in base alla situazione può convenire un regime piuttosto che l'altro.