Ci sposiamo sempre meno e sempre più tardi perché non abbiamo un lavoro stabile.
Se trovo lavoro a 34 anni mi sembra abbastanza scontato che mi sposo almeno a 36.
Se trovo lavoro a 24 anni probabile che a 28 decida convolare.
Questo non perché uno deve fare per forza il matrimonio fastoso o debba avere per forza il "posto fisso" ma perché, per potersi impegnare con un'altra persona, comprare casa, progettare un futuro è utile avere una certa prevedibilità del futuro.
Se oggi lavoro a Torino, domani ad Ancona e dopodomani a Potenza mi sembra difficile dire "ué, sposiamoci".
Il discorso divorzi segue un ragionamento simile.
A 20 anni sei legno: l'amore lo vivi più intensamente e ti adatti più facilmente. A 30 anni ormai sei cemento: hai le tue abitudini, le tue routine e ti dà fastidio qualunque variazione.
Con il lavoro vivi alla giornata. Spesso anche tutta la giornata. I soldi continuano a scarseggiare. Sei nervoso, stressato, la famiglia che dovrebbe ridurti i problemi te ne causa altri. Ci vuole poco per rompere il legame.
Il tutto IMO, eh.