La situazione è veramente scoraggiante, visto l'aumento dei casi che si è registrato nelle ultime settimane. Gli esperti del Ministero della Salute e dell'ISS,vedendo l'andamento generale del nostro Paese, hanno preferito non dare certezze per non creare allarmismi, ma hanno, comunque, dichiarato le loro previsioni e hanno dato dei consigli a tutti noi per evitare la seconda ondata o quantomeno saperla gestire qualora arrivasse.
Gli esperti hanno immaginato quattro scenari che con molta probabilità si potessero verificare (parlando di regioni).
La prima previsione, quella più ottimista, parla di “focolai contenuti”, ovvero, secondo questo scenario la situazione di oggi rimarrebbe invariata: le trasmissioni sarebbero localizzate e per periodi limitati (max 1 mese). In questo caso le scuole avrebbero un impatto modesto sui contagi e i sistemi sanitari di ogni regione sarebbero in grado di tenere sotto controllo i loro focolai.
La seconda previsione parla di contagi diffusi, ma pur sempre gestibili dal sistema sanitario. Questo scenario si verificherebbe quando non si riuscisse a controllare i nuovi focolai, ma si limitasse la trasmissione con le stesse misure adottate nella prima fase di Covid-19.
La terza previsione parla di contagi diffusi e poca capacità di tenere traccia delle reti di trasmissione e quindi aumento dei contagi mettendo in crisi il sistema sanitario con l'occupazione di moltissimi posti letto.
La quarta previsione, quella più pessimista, parla di trasmissibilità incontrollata, numerosissimi contagi e situazione sanitaria grave con mancanza di posti letto.
Per ogni ipotesi sono, comunque, previsti diversi provvedimenti come i trasferimenti dei pazienti tra una regione all'altra per assicurargli un posto letto e le giuste cure o l'adattamento a scopo di ricovero di strutture che normalmente non sono adibite a tale utilizzo.
Gli esperti hanno parlato anche di quattro incognite che determineranno l'andamento: il primo è la trasmissibilità del virus alla fine della stagione estiva; poi c'è l'incognita della trasmissibilità del virus all'apertura delle scuole; il rispetto delle misure di contenimento da parte di tutta la popolazione; e, infine, l'efficienza dei sistemi di prevenzione e di controllo del virus.
L'intero piano con i 4 scenari previsti per l'autunno è stato pubblicato sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, se ti va profondisci.
Comunque sia, l'autunno e l'inverno dell'anno 2020 saranno un'incognita fino a quando non lo vivremo, possiamo fare mille previsioni, ma sta a noi stare ben attenti perché il “COVIDDI C'È” eccome se c'è!