Il Forex (foreign exchange market) è il mercato delle valute, ovvero il tasso di cambio euro/dollaro, ecc. Se noi decidiamo di acquistare azioni di un'azienda estera (NB esistono poi accordi internazionali per evitare il problema della doppia tassazione), supponiamo Microsoft quindi quotata al NASDAQ, USA, in questo momento avviene una conversione da euro a dollari. Dopo un certo tempo, l'azienda avrà un certo andamento (in crescita o in calo, che sia) e la nostra valutazione è diversa, più complessa rispetto al semplice caso italiano/europeo (investire quindi in un'azienda, asset quotato in euro), ovvero:
- se investo in euro, guardo solo l'andamento dell'azione
- se investo in una valuta diversa, ad esempio il dollaro, accade questo:
- se oggi la quotazione EUR/USD=1,08, domani vale 1,09, rispetto al rendimento dell'investimento (crescita o calo che sia) ho -0,92%
- viceversa, se oggi la quotazione EUR/USD=1,08, domani vale 1,07, rispetto al rendimento dell'investimento, ho +0,93%
- esempio pratico 1: ho investito in Microsoft che è aumentata del 10%, il tasso di cambio EUR/USD era passato da 1,08 a 1,09 quindi il mio rendimento è 1,1 * 1,08 / 1,09 = 1,0899 = +8,99% (il tasso di cambio mi ha fatto perdere leggermente rispetto al rendimento dell'azienda)
- esempio pratico 1: ho investito in Microsoft che è aumentata del 10%, il tasso di cambio EUR/USD era passato da 1,08 a 1,07 quindi il mio rendimento è 1,1 * 1,08 / 1,09 = 1,11 = +11% (il tasso di cambio mi ha fatto guadagnare leggermente rispetto al rendimento dell'azienda)
Fatta questa premessa, è chiaro che il Forex si presenta quindi come una variabile aggiuntiva, maggiore rischio, maggiore opportunità a seconda dei casi. Non è facile "decifrare" l'andamento delle valute, alcune sono più laterali (EUR/USD, salvo periodi in cui si verifica qualche trend, di rafforzamento di uno rispetto all'altro) mentre altre sembrano seguire un trend più definito e con ciclicità. Ho deciso di approfondire due casi pratici, che riporto.
Caso 1: EUR / CHF
Qui è interessante poichè nel lungo termine (5, 10+ anni) il franco svizzero si rafforza rispetto all'euro, ormai da un paio d'anni è quasi stabilmente superiore. Sono però interessanti ciclicità di pochi mesi, che consentono di sfruttare un rendimento interessante, per un periodo così breve! In particolare:
- l'euro si è rafforzato di recente, raggiungendo 0,99 e ora si trova a 0,97; verso fine estate, circa settembre, è previsto che la quotazione torni a circa 0,93 (forse anche qualcosa inferiore visto il trend, diciamo 0,93 è un target piuttosto sicuro); questo significa un rendimento pari a 0,97/0,93 = +4,3% nel giro di pochi mesi e piuttosto sicuro (andamento monotòno, beneficio da non sottovalutare nel Forex), vi sfido a trovare di meglio. Non sono solo io a dirlo, ovviamente, it.investing.com la definisce addirittura <<Clamorosa Occasione di Acquisto sul Franco Svizzero>>
Per amplificare il potenziale rendimento, le cose si complicano ma, magari in ottica diversificata, si può fare questo: se abbiamo previsione abbastanza sicura che nei prossimi mesi un'azienda (o indice) svizzera cresca nella quotazione, convertendo di fatto EUR in CHF, il rendimento dell'uno moltiplica il rendimento dell'altro: ad esempio supponiamo +2% nel giro di pochi mesi (purtroppo aspettare di più è un rischio poiché è dimostrato da questo l'andamento ciclico di EUR/CHF), avremmo 1,02 * 1,043 = +6,38% e nel giro di pochi mesi, sarebbe un rendimento molto rispettabile! Certo difficilmente riusciamo a prevedere con affidabilità una crescita nel giro di pochi mesi quindi se non vogliamo rischiare (non possiamo attendere troppo poiché la nova occasione del tasso di cambio potrebbe poi presentarsi l'anno successivo quindi costringendoci a tenere l'investimento per non perderci), ci accontentiamo della posizione sul tasso di cambio, che è già un'ottima occasione.

Caso 2: EUR / YEN
Questo è un po' difficile e personalmente consiglio di aspettare. Teniamo d'occhio l'evoluzione, poiché le occasioni si presenteranno più avanti. Il trend euro/yen è di crescita abbastanza monotòna e costante nel grafico a cinque anni, il che farebbe pensare ad un continuo rafforzamento dell'euro (che oggi vale 169 yen). Guardando però il grafico a scala più grande (10+ anni), vediamo che ogni tot (cinque anni, talvolta sei, sette) si ha un brusco cambio di tendenza: quindi l'euro si rafforza fino ad una rottura (da 100 a 160 poi crolla a 120, da 100 a 150 poi crolla a 110, ecc). Secondo TradingView è ancora presto per un cambbio di tendenza. Personalmente consiglio quindi di aspettare, poiché investire oggi in azioni giapponesi (conversione euro/yen) ci porterebbe ad esempio ad un -6,1% nel caso dall'attuale tasso di cambio 1:169 si passasse a 1:180, tarteg comunque non impossibile (intorno ai massimi storici, non sappiamo ancora però quanto questa fase di rafforzamento dell'euro possa durare). Quindi il consiglio in questo caso è quello di attendere un chiaro segnale di cedimento, inversione di tendenza e fare presto ad investire, all'inizio del crollo: investiamo semplicemente sul tasso di cambio (come nel caso EUR/CHF) oppure anche in un'azienda, se le previsioni nel medio-breve termine sono comunque ottimistiche: la fase di crollo di solito dura qualche mese (almeno in modo sufficientemente monotòno, altrimenti aumenta poi anche il rischio). Quindi, quando abbiamo un chiaro segnale di ripresa, vendiamo le azioni giapponesi e, in questo caso, per merito del tasso di cambio, possiamo anche intascare molto! Ad esempio supponiamo di acquistare a 1:170 (magari a 1:175 inizia un evidente crollo, noi compriamo a 1:170) e, dopo aver raggiunto un minimo di 1:115 (vedendo il grafico a lungo termine) c'è poi un chiaro segnale di ripresa per l'euro e quindi vendiamo a 1:120, abbiamo portato a casa un rendimento enorme, 170/120 = +41,66%.

Cosa ne pensate? Direi che sono entrambi interessanti, EUR/CHF da sfruttare subito (io ci ho proprio investito ieri) mentre EUR/YEN lo teniamo d'occhio perché può essere un'occasione davvero interessante! 🙂