Volevo raccontarvi di un episodio che mi è accaduto. Mentre ero sul social Tiktok, mi sono imbattuto nel profilo di questo ragazza, che chiamerò S. C. Era normale profilo di ragazza che fa ballati con le amiche, una cosa normale, tanti adolescenti lo fanno. Nella sua pagina c'erano delle raccolte di video, tra cui una chiamata "storytime", dove raccontava in dei video delle storie divertenti a lei accadute. In questi video, ce n'era uno senza titolo, in cui parlava di quella volta quando alle elementari aveva tirato giù i pantaloni a un bambino. Nella sua classe c'erano questo bambino e altri compagni di scuola che la prendevano in giro per la sua altezza, sebbene lei sostenesse che neanche loro fossero così alti. Un giorno, durante la lezione, scatta la prova di evacuazione, e la classe esce nel cortile della scuola. Mentre sono fuori il bambino dice qualcosa a S., che per rabbia decide di tirare giù i pantaloni al bambino davanti a tutti gli altri. Io personalmente non ho trovato divertente questa storia, perché non ha mostrato pentimento del gesto, il suo sorrisetto mentre descriveva le mutande del bambino (boxer bianchi con le macchinine), al fatto che non sembrasse importare, oltre allo sbaglio del gesto, anche farlo mentre c'erano tutti gli altri bambini che esclusa la sua classe non sapevano niente di tutto ciò; non sembrava essere pentita; non parlava di alcuna scusa nel video (sicuramente le maestre l'avranno costretta a fare pace, ma nel video non si parla di scuse); nei commenti del video non ho trovato commenti negativi, e se c'erano non gli ho visti (di solito sono i commenti positivi a essere messi in risalto), e che solo i ragazzini troverebbero divertente questa storia, mentre credo che degli adulti avrebbero trovato negativa la storia. Così mi sono messo in contatto con lei per chiederle spiegazioni. Le ho scritto che secondo me non era giusto che avesse raccontato questa storia, anche nei confronti del bambino. Lei mi ha risposto dicendo che era solo una sua storia personale, e non c'era bisogno di prendersela tanto, che non avesse fatto nomi. Io però ho ribattuto che la sua storia, oltre a trovarla sbagliata, era raccontata da un punto di vista unilaterale e di parte, e che di sicuro quel bambino, se avesse avuto l'opportunità di replicare, avrebbe sicuramente raccontato una storia diversa, e avrebbe potuto dire non meritava di subire quel trattamento, e che in tutto questo lei non era la vittima. Tra me e me ho anche pensato, senza scriverglielo, che siccome sui social i tamtam corrono sempre veloci, cosa sarebbe successo se il ragazzo avesse visto il video? Ho ipotizzato due scenari: il primo, in cui lui la prende con filosofia, e che alla fine loro rimangono amici, o invece il secondo, in cui si arrabbia, e se la prende con S. e si mettono a insultarsi a vicenda. Dopo alcuni botta e risposta, lei mi scrive che se vuole può cancellare il video. Io rispondo che sarebbe anche meglio. Così lei mi chiede scusa se mi sono sentito offeso. Alcuni giorni dopo, il video era sparito dalla sua pagina. Io personalmente non mi sono offeso, semplicemente pensavo che questa storia non apparteneva ad alcun social network, ma doveva rimanere privata. Ho pensato anche che a parti invertite, se fosse stato il bambino a tirare giù i pantaloni a S., e anni dopo avesse raccontato in un video questa storia, non credo avrebbe avuto dei commenti positivi, nemmeno dai ragazzini che lo seguono. Questa storia sembrava quasi che S. avesse voluto umiliare il bambino per far vedere come sistemare un bullo, ma io credo che sia stata lei, e non il bambino a compiere l'atto di bullismo. Certo, il bambino e i compagni di scuola avrebbero dovuto starsene zitti, ma credo si trattasse comunque di un gesto sproporzionato rispetto al comportamento, certamente sbagliato, del bambino (come usare un idrante per spegnere una candela), dal momento che non sembra che comunque questo bambino le abbia fatto della violenza fisica, ma solo una presa in giro per la sua altezza, e che poteva rivolgersi alle maestre se voleva che la smettesse.