Vai Giorgia! sì, FTSE-MIB è in continua crescita (ai massimi da 5+ anni). Il vero problema è la previsione a medio-lungo termine, non so quanto possa durare questo trend. Se consideriamo ad esempio iil NASDAQ-100, dal punto di vista fondamentale è differente, abbiamo aziende enormi con capitalizzazione anche superiore al PIL di uno stato (Microsoft, Apple, NVIDIA, ecc hanno capitalizzazione superiore al PIL di tutta l'Italia, pazzesco se ci pensiamo) e una gestione sicuramente più efficiente e orientata al profitto rispetto ad uno stato come l'Italia, a livello generale. Comqunque sia le nostre aziende (Ferrari, Enel, Leonardo, ecc vedi FTSE-MIB composizione) non sono minimamente confrontabili.
Sicuramente qualcuna di queste quaranta aziende di FTSE-MIB (FTSE-MIB = Italia40) è realmente promettente e con trend in crescita almeno per un anno, dalle stime però c'è troppa incertezza, mi spiego meglio con degli esempi da TradingView, previsioni degli analisti:
- Ferrari - previsioni 1 nno: massimo +22,36% minimo -18,5% media +1,75%
- Leonardo - previsioni 1 anno: massimo +26,58% minimo -32,49% media +5,33%
- Enel - previsioni 1 anno: massimo +38,58% minimo -2,09% media +14,87%
- Unicredit - previsioni 1 anno: massimo +42,49% minimo +0,01% media +16,21%
Fra questi esempi, direi la più promettente è Unicredit, poi Enel. Le altre hanno troppa variabilità, realisticamente parlando. Vediamo ora un confronto con gli USA, NASDAQ-100:
In temini di dimensioni, solidità, Microsoft ha una capitalizzazione di 3200 miliardi di dollari, Amazon 1880 miliardi di dollari, la nostra Unicredit 59,3 miliardi di euro. Quindi diversificando, qualche azienda italiana può essere comunque promettente (es. Unicredit, Enel, Eni, che hanno minimi - situazione più sfavorevole - comunque accettabili) ma in termini di solidità le big americane sicuramente sono il top (anche in termini di investimenti, Microsoft ha investito diversi miliardi di dollari nell'Intelligenza Artificiale, trend in forte crescita continua).
Una considerazione importante per l'investimento in valuta estera: ovviamente dipende anche dal cambio valuta! La quotazione attuale EUR/USD=1,0880, vista la grandezza e forza delle due valute, il trend è abbastanza laterale quindi abbiamo alternanza tra fasi di iper-venduto e iper-comprato. La cosa diventa interessante poiché, vedendo un grafico ad un anno o poco più, siamo verso una fase di massimo del canale laterale, significa che nei prossimi mesi (e le previsioni degli analisti lo confermano) il dollaro guadagnerà qualcosa rispetto all'euro (vale a dire EUR/USD sarà ad esempio 1,06 circa). Questo rende ancora più interessante investire ora in aziende americane! Se oggi di fatto converto euro in dollari e poi, oltre alla crescita dell'azienda in cui ho investito (Microsoft, Amazon, ecc), il dollaro diventa più forte rispetto all'euro, quando chiudo la posizione (quindi da dollari ritorno ad euro) ho incrementato anche della percentuale di varaizione del tasso di cambio! Quindi ad esempio +12% dell'azienda e +3% del tasso di cambio, significa +15%. Importante tenere in considerazione questi aspetti, per investire in modo più efficiente!
Detto ciò, nei prossimi giorni con inizio giugno appena mi rientra un investimento, sicuramente investo cifre importanti nel NASDAQ-100 (sia generale sia aziende singole, Microsoft e Amazon sono già sicuro) e in ambito italiano vorrei pur fare qualcosa, forse solo Unicredit, Enel, Eni, cifre però inferiori rispetto a quanto voglio investire negli USA, c'è poco da dire, il mercato è più solido e promettente.