Cavi internet sottomarini nelle mani delle big tech
Come dicevo qui, la mappa dei cavi sottomarini per il traffico web si trova all'indirizzo submarinecablemap.com.
Oggi, Google, Meta, Microsoft e Amazon controllano il 70% della capacità di traffico globale e investono in cavi ad alta capacità. L'Europa ha deciso di investire (solo) un miliardo di euro (420 milioni già stanziati), ovviamente non può competere, non su questa strada.
Il "giro d'affari" dei cavi sottomarini, solo nel 2024 è stato pari a 15 miliardi di dollari e si prevede che continuerà a crescere, vista la continua diffusione delle tecnologie digitali (soprattutto fra Cloud e Intelligenza Artificiale come settori trainanti di questi anni). Meta sta progettando Waterworth (engineering.fb.com), il cavo più lungo al mondo, che misurerà 50.000 km (oltre la circonferenza della Terra!)
user4098 rispondendo alla domanda, oggi il 99% del traffico web mondiale viaggia nelle reti sottomarine. Era nato anche il progetto HEIST (Hybrid Space and Submarine Architecture to Ensure Information Security of Telecommunications) della NATO, per una diversificazione di sicurezza: in caso di attacco criminale o catastrofe naturale, l'impatto di un blackout di internet sarebbe assolutamente disastroso, peggiore di qualunque crisi del passato. Quindi diversificare, reindirizzando i dati nello spazio, trasmissione via satellite, sarebbe comunque una tutela, almeno parziale.