Lamantino Dimostra ai finanzieri che il tuo cointestatario starebbe spendendo soldi effettivamente di sua proprietà. Non riesci, perché su quel conto uno dei due accredita il 65%, l'altro accredita un 45%, non parlo di maschio o femmina, è solo un esempio di come la legge sia contro il buon senso.
L'erario continua a non capire come fai 'tu' cointestatario, a dimostrare di essere proprietario dei 'tuoi' soldi sul mio conto principale, in cui io accredito il 65%, mentre tu accrediti meno. Per quest'ultimo motivo, per l'erario, non puoi spendere quello che non è tuo, senza pagarci sopra le tasse. Anche se io scelgo di regalarti dei soldi che non sono tuoi, anche se sono sul conto cointestato, le tasse ce le devi pagare sopra. Questa è la congettura. Il cointestatario può essere proprietario di quello che versa, che può esser il 35% del conto, ma potrebbe possedere il 50% ed anche più del conto, usando quei soldi come se gli fossero regalati. Allora lì ci deve pagare le tasse, perché fa uno stile di vita, che magari, secondo i redditi dichiarati, non potrebbe permettersi.