user4098 a parte alcuni esperimenti, a livello di prototipo e "marketing" (in questo caso è più il nome "quantistico" che "fa figo", diciamo), im realtà Samsung Galaxy A Quantum è uscito nel 2020, poi Samsung Galaxy Quantum 2 nel 2021, Samsung Galaxy Quantum 3 nel 2022, poi non è ben chiaro se il progetto sia stato sospeso, abbandonato o cosa. Diciamo che non è decollato particolarmente.
Nella pratica, funziona così: un dispositivo quantistico (generalmente computer, dico più in generale dispositivo) ha senso in termini di prestazioni se c'è un numero sufficiente di qubits, le prestazioni aumentano esponenzialmente con i qubits (anziché andamento circa lineare, quindi aumentandone il numero, diventa un enorme vantaggio! Uno solo o pochi elementi invece, è praticamente un giocattolo, ovvero fa poi uso di chip tradizionali e questo è stato aggiunto solo perché "fa figo", non per reali benefici, è come aggiungere un singolo byte di memoria quando hai 128 GB ovvero 128 miliardi di byte, per intenderci). Il problema è che aumentando il numero di qubits per mantenere affidabilità nei dati (il valore che assume il qubit, possiamo vederlo come l'analogo classico 0-1) aumenta il "rumore di fondo" e, dal punto di vista della fisica atomica e termodinamica, in pratica occorre lavorare il più possibile vicino allo zero assoluto in modo tale da limitare questo possibile errore e quindi rendere il sistema sufficientemente affidabile.
Questo comporta che realisticamente parlando solo in laboratorio si può fare una cosa simile, in modo utile e produttivo. Il resto è chiaramente un giocattolo o una scelta di marketing (le prestazioni del telefono non sono assolutamente influenzate da quel singolo elemento "quantistico" aggiunto solo perché "fa figo", ormai è chiaro).
Tutto questo comporta una tendenza alla centralizzazione, per effetto scala (dicevamo, prestazioni che aumentano esponenzialmente con il numero di qubits, temperatura vicina allo zero assoluto, laboratorio specializzato ad-hoc, costi molto elevati...) quindi posso scommettere che la diffusione dell'informatica quantistica (computer e soprattutto smartphone) NON avverrà assolutamente nel modo in cui la intendiamo, con il computer quantistico a casa nostra, ma invece ci saranno grandi sistemi centralizzati (IBM, Google, ecc) e noi con una connessione ultraveloce e, chissà, anche un abbonamento mensile da pagare (perché no? Di sti tempi...) per sfruttare la potenza di calcolo, poi la connessione, quindi comunicazione client-server, ci porta i risultati che vediamo sul nostro dispositivo.
Ripeto, il resto è del tutto inutile, su piccola scala è solo marketing perché il termine "quantistico" "fa figo".