zeunig356 Baggianate, causa ed effetto formano un tutt'uno inscindibile, non c'è distinzione tra i 2 nella realtà, l'istinto è l'agire stesso, l'agire è tutto, e non è libero di scegliere se farlo o meno:
https://it.wikipedia.org/wiki/Libero_arbitrio_(Nietzsche)
"Così come infatti il popolo separa il fulmine dal suo baleno e considera quest’ultimo come un fare, come l’azione di un soggetto che si chiama fulmine, così la morale popolare separa la forza dalle manifestazioni della forza, come se al di là del forte esistesse un sostrato indifferente, il quale sarebbe libero di manifestare o no la forza. Ma un tale sostrato non esiste, non esiste nessun «essere» dietro il fare, l'agire, il divenire: «colui che fa» è solo un accessorio inventato dal fare ‑ il fare è tutto. Il popolo, in fondo, raddoppia il fare; quando fa balenare il lampo, si tratta di un far‑fare: l'avvenimento viene posto prima come causa e poi, la seconda volta, come effetto di questa."
In breve se gli istinti sono modificabili è colpa dell'interpretazione cristiana dell'esistenza che ha insegnato nella nostra coscienza a diffidare degli istinti naturali in contrapposizione a un mondo determinato dal Fato, come invece dovrebbe essere. E mai più di ora è stato vivo questo contrasto.