Non è giusto considerarmi credente non praticante, perché ho scelto di essere cattolico praticante. Per cattolico praticante intendo cattolico coeso agli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Non frequento nessuna comunità cattolica, perché sono piene di ipocriti e di praticanti non credenti che mi hanno messo in difficoltà per fare i loro interessi (raccomandare i figli nelle aziende di prestigio, vendersi il cibo destinato ai poveri per comprarsi i vestiti firmati, organizzare gli incontri ai cocainomani paganti con le brave ragazze e denunciare le aziende petrolifere in cambio dei risarcimenti sulla base della sentenza Seveso) ho deciso di vivere la mia fede in privato, pregando tutto il giorno, andando a messa tutti i giorni e cercando di interpretare bene i fatti (cioè cercando di interpretare bene il Vangelo che compone tutti i fatti della vita quotidiana da 2.000 anni a questa parte). Non mi fido dei cattolici, perché nell'80% dei casi non sono autentici e non mi fido di certi preti che in alcuni casi parlano alla maggioranza dei Cattolici, ovvero agli ipocriti che sono la maggioranza. Mi fido del Papa, lo leggo spesso sul sito del Vaticano, leggo Avvenire e altre riviste Cattoliche (su facebook seguo solo le pagine Cattoliche), ascolto radio Vaticana e vedo Tv2000, ma al momento non posso fare di più, perché non me la sento. Se seguissi una comunità Cattolica sarei costretto a non dire la mia, perché la verità è l'unico antidoto per la corruzione. Perciò se parlassi con i Cattolici, potrei passarci i guai, perché gli bloccherei la corruzione.