non presentarsi agli esami e "mollare quasi alla fine" è un pensiero che tipicamente tantissimi studenti si sono fatti nel corso della storia.. ma è una fesseria totale. Perché tendenzialmente se sei ammesso agli esami è perché si è reputato che puoi passarlo.
Poi sotto esame soprattutto in casi analoghi al tuo in cui si è consapevoli di non aver colmato tutte le lacune e di non riuscire assolutamente a studiare tutto quello che c'è da sapere, si pensa: <Cazzarola... non riuscirò realmente a sapere tutto quello che devo sapere. Non riuscirò punto e basta perché non ho il tempo materiale. Quindi farò cagare -> Quindi è meglio non farlo.> Giusto no?
Sbagliato. Devi andare e fare il meno cagàre possibile sfruttando il tempo che ti è rimasto.
Devi studiare tutto quel che riesci. E quel che non riesci pazienza. Sono tantissimi i casi in cui all'esame si fa una prova scarsina e poi sono comunque passati. E l'unica cosa che conta è passare il turno.
Quindi idee come quella di non presentarsi , da un punto di vista logico-strategico sono un errore madornale.
A volte si riesce a dare tutto sommato un buon esame puntando su ciò che hai studiato e che sai e con un pizzico di fortuna che ti chiedano quelle cose. Oppure usando l'audacia di spostare l'argomento verso ciò che sai mascherando quello che non sai. E va bene qualsiasi cosa.
Devi fare quello che puoi. Fino all'ultimo. Che poi, da un punto di vista filosofico, di questo si tratta poi sempre nella vita reale. Non si riesce ad essere abbastanza preparati davanti alla gran parte degli eventi della vita. Ma si può essere fra quelli che tendono a sopravvive oppure fra chi getta la spugna solo perché ha paura e molla all'ultimo.
Ma chi combatte nelle avversità anche contro ogni speranza e previsione , per quanto faccia un gioco pericoloso sempre sul filo del rasoio, solitamente tende a sopravvivere. Vedi un po' che dice questo tizio qua che di sopravvivere ne sapeva qualcosa👇️