Defendente come pensavo, non era realmente il tuo pensiero. E infatti invece di smentire la controargomentazione ti sei limitato alla domanda provocatoria, rispondendo peraltro con classe (se posso permettermi di dare una mia opinione non richiesta in merito). E ci sta (anche se non lo condivido) che non ti faccia né caldo né freddo, ma a questo punto non ha nemmeno senso la critica all'antifascismo (da te identificato -immagino provocatoriamente- col fascismo, ma su questo ci tornerò dopo).
Comunque il discorso è che è del tutto legittimo non concordare con metodi poco democratici di alcuni antifascisti (e lo dico, come sai, da non democratico ma comunque amante della pluralità del pensiero).
Il problema è, come spesso affermo anche a chi pretende di avversare il Cattolicesimo basandosi sul comportamento di alcuni Cattolici), un comportamento, per quanto abietto, se non è diretta conseguenza di una idea, non è imputabile a quella idea. Essere contrari ai valori fascisti (ossia essere antifascisti) non implica necessariamente compiere violenze o censure. Come vedi, sarò (fieramente) antifascista, ma non mi pare di aver censurato nessuno (nemmeno su answers dove si poteva bloccare), né di aver mai usato violenza su uno perché fascista, se questo non inizia per primo con la violenza (e fin'ora, che ricordi, non è ancora accaduto).
Comunque, detto questo, fortunatamente il governo dittatoriale fascista è caduto 80 anni fa, è vero. Ma l'ideologia fascista (che è una ideologia fondata su determinati criteri ideologici e certi valori propri del movimento fascista e in contrasto con la nostra costituzione) è ancora viva (come puoi guardare da tutti gli articoli postati) ed è per questo che l'antifascismo (a mio avviso) è tutt'altro che inattuale.
Inoltre non credo che avversare un qualcosa significhi appoggiarlo e quindi l'antifascismo non può essere considerato fascismo (specie per il fatto che l'estremismo -a differenza di come accade nel fascismo, non è costitutivo). A meno che non vogliamo violare il principio di non contraddizione.