Walter beshop terrone maledetto 🩸⛓️ c'è un piccolo problema. Chi teorizzò il fascismo (Mussolini) fu anche l'autore del regime fascista.
Il che porta a notare come la società dittatoriale è intrinseca nel pensiero fascista. Al contrario nel pensiero Marxista, il vero Comunismo (la società senza classi) sarà possibile solo quando lo stato stesso sarà superato. E senza stato non può esistere una dittatura.
È poi vero che anche Marx teorizzò una dittatura del proletariato (ossia del popolo). Ma era solo una fase di passaggio che va letta nell'ottica Hegeliana da cui parte (come fase del processo dialettico in cui viene prima posta una tesi -ossia la dittatura della borghesia, ovvero la struttura sociale in cui la borghesia è la classe dominante come nel capitalismo-, a cui si contrappone un'antitesi -la dittatura del proletariato, ossia una struttura sociale in cui è il proletariato la classe dominante- e infine il superamento di tesi e antitesi... ossia la sintesi -per Marx l'uscita da questa concatenazione di "dittature", ossia il Comunismo, in cui non esistono né classi dominate né classi dominanti-). Insomma neppure la dittatura del proletariato, per quanto provvisoria, è dittatura.
Fermo restando che nemmeno il Comunismo mi sconfifera per varie ragioni (per esempio il materialismo storico o il credere che tutto sia sovrastruttura della struttura economica o l'accettare l'assunto democratico del "siamo tutti uguali" e quindi tutti devono avere pari valore -se permetti non credo che un Peppino Impastato, un Falcone, un Borsellino o un Don Pino Puglisi valessero poco quanto quelle fecce di Riina o Messina Denaro-), credo che le due correnti politiche non siano accostabili.
Comunque mai nascosto di essere per l'aristocrazia (intesa come governo dei migliori -quelli veri, non come la cagata oligarchica che hanno provato a spacciare come "governo dei migliori" di recente- e non come governo di chi ha titoli e titoletti).