La domanda ovvia è "che cazzo vuoi giudicare?"
Non c'è nulla da giudicare: i disturbi psicologici possono colpire tutti e, di fatto, prima o poi ci si passa.
Ogni caso fa storia a sé e, probabilmente, nessuno qui è qualificato per dare consigli.
Personalmente, ho passato un periodaccio della vita in cui mi sentivo "passeggero" cioè intrappolato, incapace di compiere azioni che dessero una direzione alla mia vita.
Mi sentivo in una SPIRALE DA CUI NON RIUSCIVO A SFUGGIRE.
Passavo le giornate in apatia, poi mi sentivo in colpa per la fatica che facevano i miei, mi prendeva la depressione e ritornavo in apatia.
Giuro un periodo di merda.
Probabilmente, la cosa migliore che tu possa fare è mettere un punto.
Quello che è fatto è fatto: il passato è scritto su pietra ed è immutabile. Da questo punto in poi devi prendere il timone e decidere quale direzione vuoi prendere.
Immaginati vecchia. Come vorresti essere in futuro? Cosa desideri?
Ti vedi in viaggio?
Ti vedi anziana piena di tatuaggi?
Ti vedi con una casetta tua, con un giardino?
Ti vedi con una famiglia?
Prendi quell'obiettivo e fai TANTI PICCOLI PASSETTI per avvicinarti. NON FARE LA CAZZATA di pensare che serve un unico grosso passo, che quell'obiettivo sia raggiungibile facilmente in un colpo o, peggio, che sia irraggiungibile. Tutto si raggiunge un pezzetto per volta, un gradino alla volta.
Devi trovare un tuo metodo: qualcosa che, quando stai ritornando nel comportamento sbagliato ti faccia suonare un campanello e ti metta in allarme.
RICADRAI ANCORA MOLTE VOLTE ma, pian piano, riuscirai a fare passi avanti.
Ripeto: un passettino alla volta. Per erosione, quasi.
Pensa che, alla fine, vinci tu.