Maurizio888 in merito all'innocenza mi pare non ci siano dubbi, né giudiziari, né extra giudiziari. Gli venne fatta una porcata, oggi universalmente riconosciuta. Era antipatico? Probabilmente per molti sì, ma questa non era una colpa né un reato. Era (e tutti, dico tutti quelli che lo hanno conosciuto confermarono) una persona perbene. Essere massoni non è reato, e non è stato provato che lo fosse, quindi le illazioni tue contano assai poco. Mafia? Quale mafia, scusa? Hai letto minimamente le carte processuali? Hai ascoltato le confessioni, anche recenti, dei suoi accusatori? Dei camorristi che chiesero scusa ai parenti per averlo ingiustamente accusato? Il processo di primo grado fu indiziario, le prove vennero inquinate, Tortora si fece due mesi di carcere preventivo senza mai essere interrogato, sull'agendina ritrovata a casa di un boss venne scambiato Tortona con Tortora senza che i giudici controllassero a chi apparteneva quel numero telefonico. E te ne potrei dire tante, sulla sciatteria con cui fu condotta quell'inchiesta. Sulla carriera dei figli, visto che il padre morì subito dopo, direi che lui non ha potuto muovere un dito. Semmai saranno stati aiutati dagli amici del padre, successivamente. O forse avranno avuto una buona scuola familiare. In ogni caso, lui non c'entra. Se poi ti stava sulle palle, per carità, posso capirti, anche a me non piaceva Portobello, ma prima di accusare una persona di così specchiata moralità, ci penso non mille, ma un milione di volte!