Non avrei mai voluto leggere alcuni romanzi erotici, perché sono ingannevoli come tutta la saggistica sulle stragi dei nazisti, comunisti, regimi africani e asiatici nei quali si dice pochissima verità, in quanto il male (essendo disordinato) non è oggetto di ragione, ma ne possiamo comprendere una minima parte con il risultato (pericoloso) di disattivarlo.
Non ho mai letto un libro sullo shoà, ma (forse) non troverei nessuna differenza tra un libro erotico (che trovo terribile) e un libro sulla strage degli armeni.
Ho letto alcune storie "obiettive" sui divorzi, ma ci sono rimasto malissimo. Ho provato a scaricarmi un PDF di "Cuori connessi" (forse il 4?) dal sito di Unieuro, ma non sono riuscito a finire il primo episodio, perché ci sono rimasto malissimo.
Corro il rischio di non capire e di non comprenderne l'umanità; corro il rischio di giudicare e di condannare: corro il rischio di non piangerci (con il risultato di non essere consolato).
Sono io che non dovrei leggere quelle storie: superbe, avare, erotiche, iraconde (pazze) e infernali.