user1972
"Il versioning è gestito dalle distro Linux immutabili usando vari espedienti tecnici. Innanzi tutto, la cosiddetta atomicità degli aggiornamenti fa sì che non possano verificarsi “mezzi update“: la procedura di transizione da una versione all’altra avviene in modo coerente e non può essere interrotta o lasciata in uno stato inconsistente. Ciò è particolarmente confortante perché nel caso degli aggiornamenti di sistema, si è certi che la macchina risulterà sempre avviabile. Senza sorprese e incidenti improvvisi.
La gestione atomica dei pacchetti delle applicazioni permette di beneficiare dei medesimi vantaggi. Tra l’altro i packet manager inclusi nelle varie distribuzioni assicurano a loro volta versioning dichiarativo e atomicità.
Alcune distro Linux immutabili supportano file system avanzati come Btrfs e ZFS. Entrambi prevedono il concetto di snapshot, ossia la creazione di immagini nel tempo del contenuto del file system. Prima di apportare modifiche significative al sistema, la creazione di uno snapshot offre un’ancora di salvezza certa. Qualora dovessero manifestarsi dei problemi, l’utente può sempre tornare a uno stato precedente certamente funzionante.
Si fa anche ampio uso della containerizzazione: i programmi possono essere confezionati in container che ospitano tutte le dipendenze, facilitando la distribuzione consistente in ambienti diversi. Strumenti di orchestrazione come Docker Compose, Kubernetes e Podman possono sovrintendere la distribuzione e l’aggiornamento dei container in modo semplice ed efficace."
https://www.ilsoftware.it/focus/migliori-distribuzioni-linux-immutabili-cosa-sono-e-quando-usarle