😈╰•ALBERTO•╯😈
Vabbé ovviamente fare l'esame da casa "solo perché si può copiare" è abbastanza triste. Però, a prescindere dal tuo caso, l'università italiana sta perdendo l'unica occasione "buona" che le si era presentata con il Covid: quella di rendere più flessibile la didattica. Se le lezioni laboratoriali sono imprescindibili da fare in presenza, è anche vero che non ha senso obbligare uno studente a recarsi in un'aula con altre 500 persone solo ed esclusivamente per sentire un professore che, nel migliore dei casi, fa una conferenza e, nella norma, legge e spiega delle slide che metterà comunque disponibili nei propri materiali dopo aver obbligato gli studenti a comprare un libro scritto da lui.
Trovo l'università così strutturata poco snella, poco utile, ed inutilmente costosa.
Un alunno potrebbe benissimo seguire le lezioni da casa, avere sempre a disposizione delle registrazioni, e poi recarsi in università solo per i laboratori: sarebbe molto meno costoso e non toglierebbe comunque agli amanti delle lezioni in presenza di recarsi in ateneo.
Idem per gli esami! Si può benissimo evitare di far copiare anche online, basta impedire l'apertura di altre schede durante l'esame ed obbligare ad inquadrature precise ed una serie di altri strumenti che, volendo, si possono implementare. Sarebbe anche più semplice verificare un'eventuale copiatura, avendo a disposizione le telecamere.
Senza contare che si consentirebbe a studenti più abbienti di studiare all'università, cosa impossibile per chi magari non può pagarsi un affitto.
Mi dispiace che del Covid non si stia sfruttando anche quel quasi niente di positivo c'era stato...