Io provo imbarazzo persino quando devo pubblicare qualche paper su Academia.edu, e si parla di pubblicazioni di ricerca. E sono imbarazzato, viggiuro! "Avrò sbagliato qualcosa?" / "Sono riuscito ad argomentare con sufficiente chiarezza?" / "Come verrà recepito?".
Cioè, vi assicuro che mi faccio montagne di paranoie quando devo cliccare sul tastino Upload, e per inciso si parla di ricerche di storia dell'arte di cui saremo dieci persone in tutto il pianeta ad occuparcene.
E voi subumani invece non provate alcuna vergogna a pubblicare i vostri culi, la vostra faccia, le vostre labbra gonfiate di Botox. Ma voi siete dei rincoglioniti. Io penso che andrei in giro con un sacchetto in testa se avessi l'idea di pubblicare una mia foto in posa su Instagram. Mi sentirei un ritardato. Non un "narcisista", come spesso si dice. Mi sentirei un vero e proprio ritardato a basso QI. Immagina mettersi lì davanti allo specchio, stare in posa, farsi una foto con-le-luci-giuste, e pubblicarla che tutto-il-mondo-mi-veda. O i vostri cibi del cazzo. O le vostre uscite con gli amici. Ma chi cazzo se ne fotte? Cioè, è pazzesco. Roba da abomini genetici.
Giusto per farvi capire quanto apparite ritardati alle persone normali, immaginate che i vostri comportamenti li facesse un animale. Che ne so, un gatto.

Fa ridere vero? Certo che fa ridere. Ecco, immaginate cosa provo io quando vi vedo, esattamente in queste pose del cazzo, mentre spammate in mondo visione su internet il vostro buco del culo.
Immaginate.
Grazie