Possiamo accettare ad esempio questa teoria:
- buco nero: corpo celeste che attrae ogni cosa, luce compresa, originato dal collasso gravitazionale (implosione di una stella): il campo gravitazionale è enorme, la densità enorme (massa elevata, dimensioni che tendono al puntiforme); il buco nero converge quindi ad un punto, in realtà non necessariamente infinitesimo, può comunque rispettare ad esempio scala di Plank, secondo tale teoria la "dimensione minima con senso fisico" (comunque si tratta di miliardi di volte più piccolo dell'atomo), la singolarità quindi non deve necessariamente essere una singolarità matematica (il classico "dividere per zero") ma rispettare comunque tale limite fisico, scala di Plank, questo vale sia per lo spazio che per il tempo!
- buco bianco: in un certo senso l'opposto del buco nero, vediamolo come la sua continuazione (in un'altra dimensione che magari noi non riusciamo a cogliere); il buco nero fa convergere, collassare tutto ad un punto, il buco bianco parte da questo punto e da esso "fuoriesce tutto", quindi ipoteticamente può dare origine ad un nuovo universo (multiverso); i buchi bianchi per ora sono solo una teoria, previsti secondo quanto descritto da Einstein

Consideriamo comunque l'astrazione del concetto di "limite". Nel buco nero per semplicità diciamo che "tutto entra, niente esce" e viceversa dal buco bianco. In realtà, quanto detto per il buco nero è dovuto alla grandezza del campo gravitazionale, la massa e di conseguenza densità non sono infinite ma grandissime, quindi occorre una forza o energia enorme (possiamo dire, al di sopra di ciò che è realisticamente possibile) per contrastare tale fenomeno. Analogamente, all'inverso, per quanto riguarda il buco bianco.
Riflettendoci, verrebbe da chiedersi se in ogni caso ci possa essere continuità temporale, ovvero accettando tale ipotesi, che il "nostro universo" si sia originato tramite un buco bianco, tornado indietro siamo portati a pensare che ci fosse un buco nero, e prima di esso... Insomma vorremmo trovare un fattore iniziale. Per quanto difficile da accettare e comprendere, darne un senso logico, è anche possibile che il "senso" stesso del concetto di spazio e tempo vada a perdersi nel passaggio dalla singolarità (come detto non proprio infinitesima ma pur sempre limitata ad una dimensione minima), che quindi abbiano validità locale, pur essendoci la validità generale deterministica, causa-effetto che descrive il tutto.