Chibi il Digital Services Act è il Regolamento UE 2022/2065, qui il testo ufficiale: eur-lex.europa.eu
Diciamo pure che da nessuna parte viene indicato il termine "censuraUE", termine invece usato (guarda caso) da fonti discutibili come "La Verità" e "ByoBlu" (ricordiamo la disinformazione che facevano in periodo Covid e non solo). A livello teorico questo regolamento andrebbe a contrastare i contenuti illegali, disinformazione e promuovere più trasparenza nell'advertising (annunci pubblicitari). Quindi le fonti poco raccomandabili parlano subito di "censura", tanto per cambiare, occorre invece contrastare l'enormità di fake news e pericolose campagne di disinformazione. Insomma, per il bene collettivo l'informazione (purtroppo) non può essere troppo libera e svincolata, per il semplice fatto che qualcuno di poco raccomandabile o poco istruito con zero senso critico ne farebbe uso improprio, come è ormai evidente dall'ammasso di assurdità che girano nel web e social media. In ottica preventiva, meglio bloccare a priori potenziali danni, scegliere il "male minore". Sappiamo che in questo modo, verrà bloccato anche qualcosa più del dovuto, è inevitabile, la perfezione non esiste (come detto, "male minore" significa che lasciar dilagare fake news e disinformazione sarebbe peggio). Alcuni "complottisti da quattro soldi" approfitteranno di tale imperfezione per fare leva sulla loro propaganda dannosa e distruttiva del sistema. Tuttavia è un male inevitabile e, ragionevolmente, occorre quindi scegliere il "meno peggio", come si dice. Staremo a vederne quindi l'applicazione, di per sé comunque è una soluzione più che raccomandabile, al giorno d'oggi, vista la nostra società.