𝓐𝓵𝓯𝓪𝓻𝓸𝓶𝓮𝓸𝓶𝓪𝓷 non giudicare non significa che certi pensieri non si affacciano alla mente, ma che il professionista li riconosce per quello che sono (ovvero agiti transferali) e se ne prende cura prima che essi intacchino il pensiero o si trasformino in azione. Per quanto professionale, lo psicologo è e resta un essere umano. E qualora non riuscisse il codice deontologico impone di interrompere la relazione col cliente, poiché sarebbe viziata.
Per dirti, anch'io credo che certe categorie di clienti non riuscirei a trattarle (es. I pedofili) e quindi non le prenderei mai in carico. Poi chissà, magari nella scuola di psicoterapia scoprirò di esserne capace eh, ma per ora credo finirei a giudicarli e molto.