Vedi, io credo che uno che sente indispensabile guardare uno spettacolo miserevole come una partita di calcio professionistico, dove tutto è truccato, dopato, drogato, effimero, squallidamente mosso dal denaro, e dove una trentina di giovanotti ipertrofici si muovono come pupazzi sul campo, senza sentimenti, senza onore, senza onestà, beh, costui è un poverino. E non mi parlate di passione, per carità: la passione la si può dirottare su altre cause ben più meritevoli, senza essere il pupazzo al servizio del dio denaro. Io credo che una persona debba avere in primis riguardo ed attenzioni verso il proprio partner, non verso un ragazzo sconosciuto, che magari viene da un recondito paese dell'africa e a cui non gliene frega niente della tua fede calcistica. Prima esistevano i fanatici della religione, oggi abbiamo sostituito le religioni con altri credi: squadra calcistica, veganesimo, ambientalismo e altre cazzate varie. Io, i giorni delle partite di calcio più sentite e seguite da milioni di "coglioni", esco per locali, andando alla ricerca di quelle donne trascurate che vogliono evitare di passare la serata da sole o in compagnia di un uomo che come un fesso sta con lo sguardo incollato alla tv. E quando me le porto a letto, sono felice di fare cornuto un simile individuo.