Intendo proprio gli aspetti più basici della daily life. L'umorismo italiano non mi fa ridere: non intendo dire che non ci sono "bravi comici", intendo proprio dire che abbiamo una diversa percezione di cosa fa ridere e di cosa non lo fa. Poi il fatto che qui ci si debba vestire decentemente è una pena: io francamente preferirei uscire con le crocs e il pigiama. Le regole della tavola non ne parliamo: fino a poco fa nemmeno la conoscevo la regola del cappuccino alle 11, comunque la trovo cringissima e da food nazi. Poi, in tutta sincerità, io non penso neppure che gli italiani abbiano tutto sto gran cuore che stereotipicamente ci (vi) viene attribuito: una professoressa dagli Usa mi ha scritto per spedirmi aggratis un suo libro, per posta. Libro da 120 dollari che mi regala e alla quale la poverina aggiunge i costi di spedizione. E sapete perché? Perché siamo amici. Voglio dire, io ho trovato molto più buon cuore fuori da questo paese.
Questi ovviamente sono esempi minimi, il problema è più profondo: io qui non mi sento proprio a casa. Mi sento un po' in un paese straniero con persone di cui non capisco un cazzo. A dire il vero è tutta l'Europa che mi fa cagare. Ma sarà un problema mio per carità.
A te piace vivere qui? Eh?
Grazie