Quale che sia l'età, nel momento in cui una persona insulta, offende, denigra, umilia, diffama, minaccia un'altra persona online e sui social si qualifica per quel che è (un individuo basso, meschino, abietto); e se ne deve assumere la responsabilità. Se questi attacchi sono ripetuti e rivolti verso una persona identificata con nome e cognome (o altri dati personali), anche online, ci sono gli estremi per una denuncia. Quindi, prima di muovere le dita e scodinzolare la coda da leoni da tastiera: si accenda il cervello (perché poi le conseguenze ci sono, e si pagano).