Più o meno tutti, nel mondo, sembrano essere d'accordo almeno su un punto: che le donne debbano essere libere di autodeterminarsi senza l'autorizzazione maschile. Questo può significare essere libere di uscire di casa, di frequentare l'università o di perseguire un lavoro che amano.
Io sono contrario a questa idea.
Se ci penserete accuratamente, la cosiddetta "libertà femminile" è una condizione di assoluto parassitismo. Quando le donne escono di casa escono e camminano su strade progettate e costruite da uomini. Aprono un portone progettato e istallato da uomini, scendono delle scale costruite da uomini, escono e dichiarano di avere il diritto di essere libere. Ma questa libertà è possibile solo perché degli uomini hanno progettato e costruito da zero il mondo in cui le tali donne si muovono. Dichiarano di avere il diritto di frequentare l'università: ma l'università stessa è stata mattone su mattone costruita da uomini. Gli studi nella materia che hanno scelto sono stati al 99% realizzati da uomini. Gli stessi vestiti che indossano queste donne sono disegnati da uomini.
Se ci penserete, non il più piccolo prodotto materiale, culturale, intellettuale è merito di una donna. Le loro scarpe, il pavimento su cui camminano, lo smartphone che usano, letteralmente questo mondo è nostro, l'abbiamo fatto noi, da zero. Guardatevi attorno, in questo esatto momento: ogni cosa che vedrete nella vostra stanza o ufficio e tutto ciò che scorgerete dalla finestra, l'abbiamo progettato e poi costruito noi.
Per cui quando una donna pretende di essere libera, ma di usare a piacere il mondo che noi abbiamo costruito, non è un po' come se un bambino di cinque anni pretendesse di vivere a scrocco nella casa dei suoi genitori, ma di avere allo stesso tempo un potere decisionale pari al loro?
Grazie