Il discorso sarebbe molto complicato dato che la matematica non è solo numeri, ma è soprattutto una parlata uni-interpretabile: un modo di esprimersi che non deve lasciare adito a più interpretazioni. E i linguaggi di programmazione ci fanno capire che le lingue parlate sono più o meno tutte ASSAI lontane dalla lingua matematica.
Ad esempio se pensiamo al verbo essere:
- L'Uomo Ragno << è >> Peter Parker ecco che la è indica una eguaglianza.
- L'Uomo Ragno << è >> un fumetto ecco che la è indica l'appartenenza ad una categoria.
- L'Uomo Ragno << è >> bello ecco che la è indica una soggettività.
Ovviamente il verbo essere non è uguale in tutte le lingue umane, nel Russo si usa solo nelle uguaglianze e nelle proprietà oggettive, in particolare la terza frase in russo diventerebbe L'Uomo Ragno bello, cioè la bellezza non è una specificità dell'Uomo Ragno … è una soggettiva del lettore e dunque le due cose (in russo) non vanno legate con un verbo che denoterebbe una oggettività.
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Spesso io attacco gli agnostici e i miscredenti perché, anziché affrontare la questione nella sua sostanza, questi prendono la tangente e giocano su delle parole che rigirano a loro uso e consumo! In particolare si potrebbe dimostrare che esiste un legame tra l'agnosticismo e le lingue anglosassoni, e che tale legame diventa assai scivoloso nelle lingue latine … ed ecco perché da noi ha preso più piede la non credenza.
Cioè apparentemente la tesi che si vorrebbe smentire è quella di un universo fabbricato da un artigiano, nei fatti però ci si accanisce sui dei termini (fede e credere) che hanno una miriade di sfumature e soprattutto se si usa la lingua sbagliata vengono fuori paradossi stupidi … almeno a parere di chi è appassionato di logica matematica.
- La fede è sbagliata perché è una convinzione; ed è noto che la scienza sostiene, senza ombra di dubbi, che bisogna avere dubbi su ogni cosa.
Ma che cos'è se non uno stupido paradosso la non dubitabilità di avere dubbi su ogni cosa?
- Il credere religioso è sbagliato perché si basa su ipotesi non reali e non verificabili; i convincimenti scientifici invece si basano su ipotesi che nessuno può negare.
Le ipotesi per definizione non possono essere né reali né verificabili, e difatti si chiamano così proprio perché sono ipotetiche. E poi è facile osservare che negli anni '50 non tutti i fisici credevano nei buchi neri … a dimostrazione che la scienza non vieta il credere.