Annatar-Signore-dei-Doni l'utente non ha colpa, se l'azienda ha ricevuto un provvedimento, blocco per il proprio servizio, deve renderlo offline (inaccessibile all'utente fintanto che non provvede a sistemare le criticità). Non ha alcuna colpa e ripercussione l'utente che accede al servizio. Sì, ovviamente spero anche io che la cosa venga risolta a breve.
Più che usare una VPN (non si tratta di anonimato, nascondere l'indirizzo IP, dal momento che ti autentichi con le credenziali del tuo account Google...), più che altro se il servizio dovesse proprio essere messo in pausa, inaccessibile, ricordiamo che esistono servizi alternativi (ad esempio ChatSonic) che, come detto, non sono stati "colpiti" dal Garante della Privacy. Non dico che tale misura (quindi solo contro ChatGPT di OpenAI) sia corretta, ma di fatto per il momento le cose stanno così.
D0P0 In questo momento funziona
sì, ho provato anche io infatti, questo sarebbe "rischioso" per l'azienda (come detto prima, non per l'utente che prova ad accedere al servizio, di fatto la responsabilità non ricade su questo). Poi staremo a vedere 🙂