Da qui:
"La cultura della maternità in Giappone sta lentamente diventando più simile a quella degli altri paesi ricchi, ma sono molte le pratiche diverse rispetto al resto del mondo. Le donne di solito sono trattate come esseri molto fragili durante la gravidanza. Al momento del travaglio, però, ci si aspetta che soffrano molto.
Gli antidolorifici sono somministrati con molta parsimonia. I medici sostengono che un numero sempre maggiore di donne è favorevole all’anestesia epidurale (un anestetico iniettato nella spina dorsale), ma pochi centri ostetrici, ospedali compresi, offrono questo trattamento e non lo fanno mai al di fuori dell’orario di lavoro. Oltretutto l’epidurale non è inclusa nella somma di 420mila yen (3.600 euro circa) prevista dal piano di assicurazione sanitaria nazionale.
Per la maggior parte delle donne, tuttavia, il problema non è rappresentato dai costi né dai tempi di ripresa più lunghi dopo un’epidurale. Secondo la tradizione buddista, le donne dovrebbero accettare il dolore del parto naturale. L’esperienza, si dice, le prepara alle sfide della maternità e incoraggia il legame con il bambino."