𝕴𝖑_𝕻𝖊𝖓𝖘𝖆𝖙𝖔𝖗𝖊_ va beh allora, il titolo <<Per scrivere un libro con ChatGPT "bastano 4 ore". E su Amazon ce ne sono centinaia>> (italia.tech) è chiaro che sia abbastanza provocatorio, da clickbait, ciò non toglie che lo stesso articolo indica:
Amazon non ha al momento una policy di trasparenza che obblighi gli autori a dichiarare l’eventuale aiuto di una IA durante la fase di scrittura, dunque è altamente probabile che molti abbiano scelto semplicemente di non farlo
Come infatti hai scritto tu alla fine . E poi definisce anche <<rischio di mediocrità accettabile>> (ricollegandomi alla mia risposta precedente, se poi chiunque fosse in grado di generare un contenuto, dato che tutti usano gli stessi strumenti, il passo successivo per emergere sarebbe poi proprio la differenziazione!).
Quindi sul fatto di usare l'IA come strumento di partenza per poi saperlo gestire nel modo corretto, non ci vedo nulla di male, anzi. È uno strumento aggiuntivo, una nuova invenzione. Sarebbe stupido ad esempio pretendere per un lavoro di ufficio di svolgere i calcoli a mano, anziché usare computer e calcolatrice. Sarebbe però altrettanto stupido se non peggio, pretendere che computer e calcolatrice da soli arrivino alla risoluzione del problema! Questo ci sembra ovvio, mentre per quanto rigaurda i contenuti generati dall'IA... Non per tutti è così, evidentemente.
Una piattaforma come Amazon avrà per proprio interesse definire una policy precisa a riguardo, il peggioramento della qualità complessiva dei risultati presenti, va a danno della stessa piattaforma.