Concordo sul fatto che sebbene siano diverse nei loro dogmi, le religioni presentano non poche similitudini, il che fa pensare che abbiano una comune origine, tant’è che condividono all’incirca gli stessi concetti riguardo a Dio.
Penso però che la domanda che dovremo porci è:
Ma il diretto interessato, Dio, condivide l’adorazione che le religioni in generale gli rendono?
Per saperlo, credo che l'unico mezzo è la sua Parola ispirata: la Bibbia!
Per esempio, nel vangelo di Giovanni 4: 23, 24 si legge: “Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità” (’La Sacra Bibbia’ - CEI)
Da questa Sua dichiarata volontà è evidente che Dio cerca veri adoratori e, per esserlo Egli comanda di adorarlo “… in spirito e verità”.
Cosa vuol dire?
Adorare Dio con spirito richiede che si abbia il suo spirito santo e ci si lasci guidare da esso. Attraverso lo studio e l’applicazione della Parola di Dio, il nostro spirito, o disposizione mentale, dev’essere in sintonia con il Suo. (1 Corinti 2:8-12)
Perché la nostra adorazione sia accettevole a Geova, deve essere anche resa con verità, ossìa che dev’essere conforme a ciò che la Bibbia rivela di Lui e dei Suoi propositi.
Proprio perché le religioni sono legate da una loro comprensione comune di Dio, che non accettano quella resa dalla sua Parola scritta, di conseguenza non insegnano la verità riguardo a Lui, benché affermino di adorarlo!
Ogni religione fa “conoscere” Dio a modo suo e non secondo le Sacre Scritture, per cui Dio, com’è visto da una religione, potrebbe apparire diverso dai seguaci di un’altra: meglio o peggio.
Una delle caratteristiche delle religioni in genere, è che i loro leader operano il contrario di quanto predicano. Questo potrebbe spiegare perché sono impotenti nell’aiutare la gente ad avere una vita più felice e più significativa. La storia indica chiaramente che le religioni sono venute meno sotto questi aspetti.
Per dirne una, si pensi soltanto alle crociate promosse dalla cristianità tra l’XI e il XIII secolo: quelle guerre fecero migliaia e migliaia di vittime innocenti.
All’inizio del XIX secolo le religioni hanno sostenuto apertamente molte potenze, mentre queste espandevano i propri domini nei paesi meno sviluppati, sfruttando senza scrupoli le risorse delle loro colonie. Con i singoli Stati, di ogni parte del mondo, esse si sono coalizzate, causando dolore e sofferenze alle popolazioni.
Per esempio nelle due guerre mondiali dello scorso secolo, la maggior parte delle potenze belligeranti, sui fronti opposti, erano nazioni cattoliche o protestanti. Quindi, con il benestare dei rispettivi leader religiosi, cattolici uccisero cattolici e protestanti uccisero protestanti, e in tempi più recenti il conflitto fra cattolici e protestanti, nell’Irlanda del Nord, ha fatto molte altre vittime.
Papa Giovanni Paolo II disse: “Mai più violenza! Mai più guerra! Mai più terrorismo! In nome di Dio ogni religione porti sulla terra giustizia e pace, perdono e vita, amore!”
Egli fu il pontefice che nel 1986 indisse una giornata di preghiera ad Assisi, seguita poi nel 1993 e, che io sappia, l’ultima, sempre ad Assisi, il 24 gennaio del 2002, dove rappresentanti delle religioni istituzionali del mondo, ancora una volta si riunirono per pregare per la pace, un incontro seguito da oltre mille giornalisti di tutto il mondo. Alle preghiere per la pace parteciparono rappresentanti di molte religioni della cristianità: cattolici, ortodossi, luterani, anglicani, metodisti, battisti, pentecostali ecc. poi Islam, induismo, confucianesimo, sikhismo, giainismo, buddismo, religioni tradizionali africane, scintoismo, zoroastrismo, oltre a delegazioni di altre denominazioni religiose. Dai media si seppe poi che quei capi religiosi, in qualche modo, avevano le mani sporche di sangue.
Vent’uno anni dopo la storia si ripete!
Con l’inasprirsi dei rapporti tra Russia e Ucraina, i seguaci della Chiesa Ortodossa di entrambe le nazioni, con il benestare dei rispettivi patriarchi, si uccidono tra loro.
Attuali sono le parole che troviamo nel libro dell’antico profeta Isaia che Geova ispirò a scrivere: ”E quando stendete le mani [nel pregare], ”distolgo lo sguardo da voi. Anche se mi rivolgete molte preghiere, non ascolto; le vostre mani sono sporche di sangue.” (Isaia 1:15)
Ma Gesù non insegnò ai suoi seguaci a ‘riporre la loro spada al suo posto’? (Matteo 26:52)
L’apostolo Paolo dichiarò: “Le armi della nostra guerra non sono carnali”. (2° Corinti 10:4) Il potente messaggio della Parola di Dio è che i suoi veri adoratori, perciò praticanti la vera religione, devono amarsi l’un l’altro e non spargere sangue: “I figli di Dio e i figli del Diavolo sono manifesti da questo fatto: Chiunque non pratica la giustizia non ha origine da Dio, né ha origine da Dio colui che non ama il suo fratello. Poiché questo è il messaggio che avete udito dal principio, che dobbiamo avere amore gli uni per gli altri; non come Caino, che ebbe origine dal malvagio e scannò il suo fratello”. — 1 Giovanni 3:10-12.
Qualunque religione che non pratica questo amore, le sue preghiere non saranno udite da Dio.
La Bibbia dice: “Qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo le cose che sono piacevoli ai suoi occhi”. (1 Giovanni 3:22)
Le religioni di questo mondo non hanno osservato, né osservano i comandamenti di Dio. Al contrario, hanno per debolezza assecondato il massacro di circa cento milioni di persone, solo nelle guerre dello scorso secolo!
La buona notizia è che tutto questo sta per finire e il merito va a Geova e a suo figlio Gesù Cristo che è il mezzo mediante cui sulla Terra avranno fine le cause di ogni sofferenza. È perché ciò fosse possibile Gesù sacrificò la sua perfetta vita per riscattarci dalle fatali conseguenze della ribellione in Eden della prima coppia umana. Quei progenitori persero l’opportunità di vivere senza morire, poiché per questa ragione furono creati, e la risultante progenie avrebbe avuto lo stesso meraviglioso destino, ma… ahinoi, dopo quella premeditata azione, tutti abbiamo ereditato la conseguenziale imperfezione e infine la morte.
Come secondo Adamo, Gesù Cristo ci ha riscattati da quell'errore, pagando con la sua vita, col suo sangue; da innocente.
In tutto il mondo, il prossimo 4 aprile, dopo il tramonto, i Cristiani Testimoni di Geova celebreranno l’anniversario della morte del figlio di Dio assieme a chi accoglierà l’invito a parteciparvi. Fu Gesù stesso a comandare di farlo, quando disse: “Continuate a far questo in mio ricordo” (Luca 22:19). Sarà una serata che commemora l’ultima volta che cenò assieme agli apostoli. Lo scopo del Pasto Serale del Signore è quello di ricordare Gesù, in segno di gratitudine per il sacrificio che ha compiuto per noi (Matteo 20:28; 1 Corinti 11:24).
Questa celebrazione non è un sacramento o una consuetudine religiosa che conferisce un merito come la grazia o il perdono dei peccati. La Bibbia insegna che possiamo ottenere il perdono dei peccati non attraverso un rito religioso ma solo per mezzo della fede in Gesù (Romani 3:25; 1 Giovanni 2:1, 2).
Essa durerà circa un’ora e non si faranno collette, anche perché alle loro riunioni non se ne fanno. La Commemorazione si apre e si chiude con un cantico, seguito da una preghiera pronunciata da un ministro dei Testimoni di Geova. La parte principale di questo evento è un discorso che mette in risalto l’importanza della morte di Gesù e spiega come possiamo trarre beneficio da quello che Dio e Cristo hanno fatto per noi.
Come e dove [https://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/commemorazione/]
Vogliate gradire un video della durata di 1 minuto e 41
[https://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/commemorazione/ricordiamo-morte-ges%C3%B9/]
e un 2° video - Perché Gesù morì (4 minuti e 11)
[https://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/video/Dio-ci-d%C3%A0-una-buona-notizia-serie-di-video/video-perch%C3%A9-ges%C3%B9-mor%C3%AC/]