Per molti pazienti, l'afasia è una malattia curabile, anche se chiaramente dipende dalla sua causa e dal modo e dalla gravità con cui si manifesta. Ogni individuo risponde in maniera soggettiva alle terapie, quindi non è possibile stimare con precisione la tempistica di guarigione dall'afasia: la durata del ciclo terapeutico dipende dal soggetto, dall'età del paziente, appunto dalla causa che ha provocato l'afasia e dall'opzione terapeutica scelta. Quanto alle cure: "La maggior parte degli atassici viene ricoverata non tanto per l'atassia in sé, piuttosto per la causa che l'ha scatenata (es. ictus e danni cerebrali in genere). Successivamente alla dimissione ospedaliera, il paziente afasico necessita di ulteriori cure, che possono protrarsi per alcune settimane, mesi o, addirittura, alcuni anni nei casi di maggiore severità. Nella maggior parte delle afasie, il malato atassico guarisce più velocemente durante i primi tre mesi di terapia, immediatamente successivi alla lesione cerebrale. Gli afasici vengono sottoposti a cicli di terapie logopediche, mirate a correggere o risanare il quadro sintomatologico afasico; le speranze di miglioramento dei sintomi o di guarigione completa dalla malattia dipendono anche dalla possibilità di accedere a precise strutture riabilitative. I pazienti afasici vengono curati mediante una mirata riabilitazione della comunicazione. A tal proposito, è necessaria una distinzione in base alla gravità della malattia: la strategia terapeutica intrapresa dai soggetti affetti da afasia lieve è indirizzata alla “cura dei pensieri”, piuttosto che delle parole. Per gli afasici più gravi, invece, la terapia risulta più complessa e problematica, perché il paziente evidenzia disturbi sia nel tradurre le parole in pensiero, sia nel trasformare i propri pensieri in parole. A tal proposito, sono consigliati frequenti approcci di tipo linguistico (es. ripetizione di vocaboli), oltre alla terapia di apprendimento tramite stimoli visivi, tattili e linguistici [tratto da www.msd-italia.it/]. In alcuni casi, sono necessarie terapie di tipo linguistico-cognitive e pragmatico-comunicative, particolarmente utili per il trattamento di afasia conseguente ad ictus. In alcuni malati - specie in quelli affetti dalle forme non fluenti di afasia - è stata riscontrata una marcata difficoltà di riacquisizione delle capacità linguistiche; in simili frangenti, è consigliata una riabilitazione comunicativa per mezzo di immagini e figure."