Farina di grillo a parte, e a parte le ragioni che hanno portato a questa decisione (su cui si potrebbe discutere, e da discutere ce ne sarebbe). Gli insetti sono parte integrante dell'alimentazione in molti Paesi: ognuno ha la propria storia e cultura, anche alimentare. Da conoscere, possibilmente, perché, appunto, la cultura si esprime anche attraverso il cibo. Cibo che poi, ovviamente, soggettivamente, può piacere o non piacere. Quel che è considerato "normale" per noi, in altri luoghi non lo è, e viceversa. Questione di storia e di cultura. Inoltre, da un punto di vista evolutivo e biologico, i grilli sono esseri viventi esattamente come un pollo, e come tali, ontologicamente, hanno la stessa dignità, non sono "inferiori" o "di serie B:" un vegetariano o un vegano, ad esempio, non mangerebbe nessuno dei due (a meno di non trovarsi in situazioni di estrema necessità vitale, ovviamente).