๐๐ต๐ฏ๐ช๐ป๐ธ๐ถ๐ฎ๐ธ๐ถ๐ช๐ท con gli attuali standard di sicurezza, realisticamente parlando no. Una pila, batteria ricaricabile (di qualunque tipo) si basa su una reazione chimica, che varia a seconda dei casi, รจ una reazione RedOx (ossidoriduzione): i concetti fondamentali da ricordare sono questi:
- reazione reversibile: da reagenti a prodotti e viceversa (altrimenti la pila/batteria non sarebbe ricaricabile!! Se pensi invece es. alla combustione, una volta bruciato un pezzo di legno non puoi "tornare indietro" con la reazione inversa)
- reazione spontanea: una reazione avviene in modo spontaneo, la reazione contraria puรฒ sempre avvenire se appunto la reazione รจ reversibile, ma avviene con una spesa di energia; infatti la reazione spontanea รจ lo scaricamento della batteria (quando la usi), la reazione non spontanea, che richiede energia รจ il caricamento ovvero grazie all'energia elettrica i prodotti della reazione chimica all'interno della pila tornano ad essere reagenti e viceversa (si dice "ricarica" perchรฉ di fatto la stai riportando alle condizioni iniziali, per riavere il potenziale di carica)
- cicli di utilizzo, usura: la reazione chimica non sarร mai perfetta, non avviene al 100% quindi significa che da reagenti a prodotti e viceversa, perdi una piccola parte; nel tempo la quota utile, utilizzabile diminuisce e infatti la batteria perde autonomia. Poi il consiglio generale per molte batterie (e anche pile ricaricabili!!), di non ricaricarle da 0-100 altrimenti si sforzano troppo e si usurano prima, ma usare es. il range 20-80
Soprattutto questo ultimo punto, ritornando alla domanda, spiega il concetto. Lasciando le pile/batterie ricaricabili in carica troppo a lungo, tende a surriscaldarle: che si arrivi all'autocombustione e/o esplosione, con gli standard di sicurezza attuali รจ molto improbabile, certo รจ comunque da evitare perchรฉ danneggi la batteria stessa, ne riduci la vita utile.