Ai solitari e ai singoli, non disperate, presto sarà il giorno del giudizio!!!
Voi eredi e vittime del caso più cieco e barbarico,
che le sofferenze e l’incomprensione patite per mesi, anni o lustri interi hanno privato di una vita comoda come tutti gli altri, ma soprattutto soddisfacente e Grande, ma non della loro diversità di sguardo e sincerità verso se stessi.
in piedi!!!! Dimostratemi
Che il sistema basso e meschino imposto tirannicamente e con la menzogna dai vostri oppressori con il supporto del gregge piccolo, indegno e plebeo,
non ha soffocato la vostra volontà di una vita nuova con un vero obiettivo,
perchè devo soffrire sempre più di tutti gli altri, lamentavi
perché non posso essere ben voluto come tutti gli altri, agognavi
perché sono dovuto nascere o finire in queste condizioni, disperavi.
Dimostrami, tu, singolo individuo,
che non sei ancora sconfitto,
Che in te c’è ancora questa scintilla d'orgoglio speciale finora profondamente calunniata e sminuita che è materia fondamentale del tuo essere, un frammento importantissimo di te stesso, che persino sporadiche o frequenti perdite di dignità non hanno annientato questa scintilla.
O solitari, o voi misconosciuti, o emarginati dell’oggi, o voi che state in disparte, voi un giorno sarete il popolo e da questo popolo sorgerà una nuova speranza millenaria.
Siamo ignoti noi stessi a noi stessi noi eletti, e ciò ha le sue buone ragioni. Abbiamo disprezzato a lungo l'epoca dei Lumi del Dio denaro, il chiasso dei più, la fama, la celebrità dei benpensanti, ci chiamavano fatalisti, pazzi, nemici di Dio. Sono forse i vantaggi dei nostri tempi a portar con sé un'aridità, e talora una sottovalutazione, della vita contemplativa. All'uomo moderno manca la calma e il tempo nel pensare, non si prendono più in considerazione le idee che esulano dalla norma, ci si limita ad odiarle. Meditabondo mi avvio e sovente le luci delle nostre città mi inorridiscono, e penso che di tutte queste orribili case, che la generazione dell'opinione pubblica si è costruita, tra un secolo non rimarrà più nulla. Insicurezza e diffidenza verso ogni atto eroico che vada al di sopra delle parti, sia d'amore che di coraggio, dicono di non giudicare e poi giudicano a più non posso il prossimo prima di se stessi, mania e pettegolezzi sul prossimo fatto passare per amore del prossimo, si dicono buoni ma dentro di loro non sentono nient'altro che una piccola bontà superficiale (un amore profondo infatti è prerogativa solo di un cuore nobile) e nella loro ricerca di compassione come virtù si celano in realtà profitto personale, raggiri e astuta malignità che è peggiore della peggiora servilità e ruffianeria, nell'antichità era cosa tipica dello schiavo, oggi è di norma per raggiungere il successo. Quante speranze invece debbono nutrire quei pochi coloro non si sentono cittadini del loro tempo? E anche andando in rovina il nostro sacrificio saresse stato ancora vano noi avremmo comunque partecipato a qualcosa di infinitamente più Grande, e questo mai nulla davanti a noi stessi lo potrà cambiare!!!
Guerreggiate e fiduciosi versi l’avvenire, o Fratelli,
e Io prometto dal profondo del core e sul mio onore l’avvento del grande evento.
O' fratelli, allora molte cose saranno manifeste!!!