Benché non abbia preso i voti e quindi ordinato sacerdote, sono stato prete, tuttavia nella basilica del mia cittadina, non studiavamo le Sacre Scritture, tutt'al più il Vangelo (parte della Bibbia) ma non in maniera approfondita. Degli evangeli conoscevamo le parabole di Gesù, episodi vissuti durante la sua vita quale essere umano, ed altri episodi vissuti dai suoi discepoli estrapolati dal libro degli Atti degli Apostoli, solitamente aggiunto ai quattro libri degli scrittori: Matteo, Marco, Luca e Giovanni, il vangelo appunto, episodi che venivano ripetuti periodicamente nel messale.
Faceva seguito l'omelia del sacerdote con la sua visione del passo evangelico in oggetto, preso dal messale. Seguiva la celebrazione eucaristica per la consacrazione delle ostie conservate nella pisside. Anche il diacono, in una successiva funzione (senza la rituale messa) poteva offrire la comunione ai fedeli, magari assistito da un chierichetto, se nella pisside fossero rimaste abbastanza ostie consacrate, posta all'interno del tabernacolo (edicola chiusa, situata nel centro dell'altare). Gli insegnamenti religiosi non ci venivano insegnati dalla Bibbia, molti dei quali provenivano dalle varie encicliche dei papi, trasmessaci dal vescovo della diocesi. Ogni qualvolta ponevo una domanda per avere un più chiaro concetto relativo ad una dottrina, mi si diceva che sbagliavo, che non avevo fede e perciò secondo loro peccavo. "lascia le cose come stanno" . Col tempo lasciai, si, la chiesa però; deluso e nauseato a motivo di tanti fatti spiacevoli vissuti in quella e in altre chiese.