La violenza psicologica è un insieme di atti, parole o sevizie morali, minacce e intimidazioni utilizzati come strumento di costrizione e di oppressione per obbligare gli altri ad agire contro la propria volontà. La violenza psicologica non utilizza la forza fisica e si manifesta principalmente con parole e atti tesi a coercire la volontà di altre persone.
Questa violenza può portare ad un trauma psicologico che può includere ansia, depressione cronica, disturbo da stress post traumatico.Si sa questo fenomeno è ormai molto diffuso in molti ambienti,come ad esempio le scuole, dove può sfociarsi in bullismo psicologico, ma anche in altre parti, basti pensare ad esempio nello sport e alla recente notizia di un caso di violenza psicologica su delle atlete di ginnastica ritmica a Brescia :https://amp.bresciatoday.it/cronaca/ginnastica-ritmica-violenze-psicologiche.html
Ma sopratutto dobbiamo domandarci "come si fa a capire se si subisce violenza psicologica"?
- Svalutazione continua
Il partner che vuole minare l'autostima della donna le ripete in maniera insistente che non vale nulla, che i suoi sogni non sono valevoli di sforzi, che se lui la lascia non ci sarà nessuno che la amerà come lui…
- Controllo delle amicizie e degli affetti
Capita spesso che l'uomo cerchi di isolare la donna, che la tratti come un oggetto di proprietà adducendo la scusa che vuole proteggerla e cerchi di allontanarla da coloro che "non capiscono il suo amore"
- Gelosie ingiustificate e stalking
Il compagno che vuole usare violenza psicologica di solito è un individuo controllatore, che tempesta la donna di telefonate quando è in giro da sola, vuole sapere con chi è, dove si trova, a volte addirittura come è vestita.
- Insulti e minacce
Moltissime che riescono a uscirne raccontano che il compagno aveva iniziato ad arrabbiarsi perché veniva contraddetto per poi finire con insulti e minacce quando si provava ad allontanarsi da lui.
Insomma, la violenza psicologica è una vera arma letale, ma come uscirne?
Per uscire da una situazione di violenza psicologica servono consapevolezza e amore verso se stessi. Non ci sono armi migliori se non l'amore di sé e la consapevolezza di essere in una situazione dannosa dalla quale vi è un'unica soluzione: la fuga.
Nello sport il fenomeno si manifesta con disturbi psicologici e fisici che sono conseguenze di maltrattamenti, sovrallenamento, molestie sessuali e prepotenze varie.Per cominciare, i piccoli atleti sono spesso considerati macchine da spremere, soldatini che devono solo obbedire e crescere in fretta. Il dialogo non è previsto, nessuno chiede la loro opinione. Dovrebbero divertirsi, invece soffrono in silenzio.
Insomma si può concludere quindi che la violenza psicologica può essere una grande arma letale e implicita, difficile da segnalare e da denunciare,ma nonostante la pericolosità la si può combattere con pochi e semplici e sani ingredienti:pazienza, indifferenza (che è un'arma ancora più letale), amore verso se stessi, e la fuga (si la fuga verso la frequentazione di altre persone a cui ci si tiene veramente)