𝓐𝓵𝓯𝓪𝓻𝓸𝓶𝓮𝓸𝓶𝓪𝓷 davvero? Beh, diciamo questo: a differenza di un dsico HDD, un SSD ha un funzionamento un po' diverso, quindi di per sé è meglio evitare una forzata sovrascrittura delle celle; operazioni come la deframmentazione o "secure erase" non si rendono necessarie e anzi è meglio evitarle (quest'ultimo significa sovrascrivere una, due, sette o anche trentacinque volte a seconda dell'algoritmo usato, es. metodo Gutmann, con un solo obiettivo: nascondere dal tutto, rendendo 100% sovrascritto, danneggiato, irrecuperabile il file che hai voluto eliminare; chiediti se ha senso la cosa, in base all'uso che ne fai).
Onestamente dubito che il disco sia "morto" solo a causa di questo, anche perché di questi tempi un disco SSD fa uso di TRIM, senza entrare troppo nei dettagli, questo algoritmo fa in modo di creare un'usura omogenea fra le celle (non sovrascrivere sempre le stesse porzioni, che altrimenti si danneggiano prima!). Possibile quindi che nel tuo caso siano stati altri fattori o la somma di tante cose (il disco SSD non è morto perché hai eliminato un video!).
Se proprio non vuoi "lasciare traccia" sul disco, fai tutto a livello di RAM, quindi avviando in Live Boot una distro Linux e già questo ti permette di bypassare il disco, lavori a livello di RAM quindi l'informazione è volatile, dura fintanto che il computer è acceso; poi a seconda di quanto vuoi essere "anonimo" in quello che fai, esistono distribuzioni ad-hoc come Kali Linux, Parrot OS, Tails, Kodachi, ecc per evitare di "lasciare traccia" anche nella tua attività online, qui volendo si apre un mondo, dico solo di evitare errori hacker da principianti, come nella discussione che ho linkato 🙂