Le acque da bibita vendute al supermercato senza prescrizione medica sono generalmente acque oligominerali naturali, cioè quella sottocategoria delle acque minerali naturali il cui residuo fisso (costituito da sostanze disciolte nell'acqua) pesa tra 50 milligrammi e 500 milligrammi per litro d'acqua;
la dicitura minerali indica acque prive di contaminazioni e con certi parametri entro una tabella di limiti legali;
la dicitura naturali indica che le acque non sono state sottoposte ad alterazioni, fatta eccezione per l'estrazione, l'imbottigliamento e l'eventuale aggiunta di anidride carbonica (acqua frizzante, da non confondere con effervescente).
Considerato che il nostro fabbisogno di "minerali da residuo fisso" è dell'ordine di grandezza delle decine di grammi, ne risulta che l'acqua in bottiglia è un integratore di acqua (H2O), che è anch'essa un minerale nonché il maggiore macronutriente, ma in termini nutrizionali globali non è il massimo, ad esempio se comparata al latte senza lattosio, ma va contestualizzata (ad esempio se si usasse latte disidratato).