Oggi faccio un accenno sul tema rifiuti e una questione che aggiunge delle problematiche ai materiali plastici, già oggetto di critiche e responsabilità per danni ambientali ed ecologici.
Dal punto di vista logistico, gestione dei rifiuti, senza entrare troppo nei dettagli, ogni città/paese dispone di isole ecologiche, in cui abbiamo le varie campane (si chiamano così) per la raccolta differenziata; che si usi questo sistema oppure il porta-a-porta, concettualmente non cambia. Si prevedono tot svuotamenti al mese, in base a stime sull'utenza e quindi una media del volume (NB volume, poi ci torniamo sul discorso) dei vari rifiuti: quindi ad esempio il camioncino passa in quella zona una volta alla settimana, per svuotare le campane della carta-cartone, multimateriale (plastica, lattine), vetro, ecc. Ciò che conta sia per il camioncino sia per le campane, non è la massa, ma il volume. Se i rifiuti (strutturalmente oppure per come vengono conferiti) sono voluminosi, riempiono velocemente il volume, riempiono velocemente la campana, richiedono uno svuotamento dicaimo "poco efficiente", è uno spreco far passare il camioncino perché abbiamo gestito male la cosa (tra l'altro rischiando di dover accatastare i rifiuti fuori causa cassonetto pieno). L'ideale per quanto possibile è aumentare la densità dei rifiuti conferiti (non cambi il materiale, ovviamente, ma la scatola di cartone non la butti intera senza romperla, vuota, che occupa mezzo cassonetto solo quella oppure le bottiglie di plastica belle gonfie anzichè schiacciate). Aumentando la densità quindi si ottimizza la gestione in termini di efficienza e il servizio, per tutti (il volume non viene occupato subito, resta disponibile per chi deve conferire rifiuti).
Vediamo alcuni numeri sulla densità dei rifiuti (senza conoscere i numeri, è difficile farsi realmente un'idea).
- secco non riciclabile: in media 100-150 kg/m3
- vetro: in media 300 kg/m3 (grazie al fatto di buttarlo dall'alto, frantumandosi si compatta molto e aumenta la densità, riducendo quindi il volume, questa è stata un'ottima invenzione)
- carta e cartone: in media 100 kg/m3 (se non conferite scatole di cartone vuote, intere)
- rifiuto umido: arriva anche a 500 kg/m3 (principalmente per l'elevata umidità), mentre il "rifiuto verde" classico (potature, giardino ecc, non scarti di cibo) ha umidità inferiore e densità inferiore, in media 200-300 kg/m3
- plastica: dipende, ma può scendere fino a 25-50 kg/m3, valore troppo basso! Paghiamo per conferire imballaggi ingombranti, che occupano in poco tempo il volume, con un peso e densità ridicola rispetto al resto, se facciamo un confronto con gli altri valori (se poi nella plastica/multimateriale vogliamo considerare lattine o altro, i valori possono cambiare leggermente)
Per quanto riguarda la media di rifiuti prodotti, anche considerando l'indifferenziato, in passato un metro cubo di rifiuti pesava circa 180 kg come media, ora siamo intorno ai 100 kg. Questo a causa di imballaggi (inutilmente) voluminosi, che quindi occupano maggior ingombro; finiscono spesso nell'indifferenziato a causa della non differenziabilità totale (del tipo carta plastificata, cosa cavolo è?) oppure che per separarlo diventi stupido, ammesso che si riesca a fare. In questo caso il problema non dipende da noi.
Conclusioni - consigli: capita la questione importante della densità, vediamo questo:
- impegnarsi a non produrre rifiuti: impossibile
- cercare di produrne meno, in modo più consapevole: ok
- conferirli nel modo corretto, riducendo gli spazi e il volume occupato: SI! (bottiglie e contenitori di plastica compressi, magari alcuni oggetti rotti, tagliati se interi occuperebbero troppo volume, cartone ovviamente non con la forma della scatola intera, ecc)