Antonio_Scalzo Ma non farmi ridere... Per credere nei principi di uguaglianza e di libertà non si deve essere per forza "comunisti", e coloro i quali non si identificano nel Comunismo non sono "fascisti" o "nazifascisti". Quanti stereotipi, luoghi comuni, affermazioni grossolane e PANZANE prive di senso mi tocca sentire! Leggi un po' cosa ha fatto il tuo caro "Comunismo" in paesi come Cuba, la Cina, il Venezuela, la Corea del Nord e chi più ne ha più ne metta... Che Guevara mandava i gay nei campi di concentramento. Leggi quello che succedeva in Romania quando al potere avevano Ceaușescu. Ma di cosa stiamo parlando? Praticamente in quei Paesi la libertà l'hanno massacrata e i principi di uguaglianza li hanno buttati nel cesso. La Cina finora ha sterminato due milioni di Uiguri dello Xinjiang, e nessuno ne parla. Altro che "neuroni a specchio appannati", io piuttosto direi "neuroni spenti". È stato grazie ai liberali e ai Radicali, ovvero coloro i quali hanno sempre creduto che il Comunismo non fosse un'ideologia pro persone, se ci sono le libertà che ci sono in questo Paese. Marco Pannella, anticomunista convinto, ha dato dignità ai detenuti, alle donne, agli omosessuali... Mentre voi comunisti descrivevate l'omosessualità come un "vizio simbolo di decadenza dell'Occidente borghese". Non esistono totalitarismi rossi o totalitarismi neri. I totalitarismi sono sempre autoritarismi, e gli autoritarismi sono sempre fascismi, a prescidere dal colore politico che si considera. Gente come Stalin o Mao Tse-tung erano tanto fascisti quanto Hitler, se non di più. Che siano "rossi" o "neri" a me fanno schifo entrambi.