user4580 ovviamente, se il filtro ad osmosi inversa è efficiente, in buone condizioni, rimuove tutte le particelle inquinanti, come ordine di grandezza parliamo della dimensione dei nanometri (millesimi di micron, milionesimi di millimetro!!).
Un processo di filtrazione "spinto" richiede ovviamente più energia per il passaggio del flusso d'acqua da trattare, oltre ad essere un impianto costoso. Bisogna valutare se la cosa ha senso o meno.
In molte situazioni sono convenienti sistemi meno spinti, microfiltrazione e ultrafiltrazione, magari abbinati ad altri tipi di trattamento (chimico-biologico, es. basato su BOD/COD, rimozione azoto e/o disinfezione con varie tecniche). Chiaro che parliamo di acqua comunque destinata ad uso potabile, se consideri un depuratore per le acque nere, fognatura, i trattamenti sono diversi (rimozione carbonio, azoto, solidi sospesi e solidi totali, ecc hanno ben altri valori!) e anche i requisiti allo scarico (es. in un fiume) sono ben diversi da quelli per l'acqua destinata ad uso potabile, ovviamente.
Nel tuo caso comunque, l'osmosi inversa è sicuramente adatta, risolve il problema; è probabile che ci siano anche trattamenti meno estremi, che comunque risultano accettabili.
Approfondimenti:
rimozione chimico-fisica manganese
micro/ultra filtrazione e osmosi inversa, differenze