Buongiorno, vorremmo porle una domanda su una situazione riguardante una persona di nostra conoscenza
La figlia tredicenne andrà tra pochi giorni in una comunità di tipo familiare o educativa, non ricordiamo bene adesso, ci andrà su disposizione del giudice per i minorenni. Il punto è che è incensurata, normodotata, ha un ottimo profitto a scuola ma contro ogni sua volontà dovrà andarci perché a detta dei servizi sociali i genitori sono troppo litigiosi e fin qui posso confermare. La comunità è una struttura moderna, assolutamente adeguata a ospitare ragazzine della sua età ma mi chiedo se possono impedirle di usare il cellulare ( lo deve consegnare), se possono farle vedere i suoi soltanto un'ora a settimana (non potrà per il momento vedere il fidanzatino, le amiche) e solo in presenza di un'educatrice e altri divieti o se la minore può almeno rifiutarsi di consegnare il cellulare, nonostante sia esplicitamente vietato anche nel decreto emesso dal giudice. La comunità, pur non potendo dotarsi di sbarre perché credo che sia vietato, può avvalersi di un sistema che impedisca la fuga? La tredicenne porta anche l'apparecchio ai denti. In questo caso chi paga le spese? I genitori stanno economicamente bene ma la minore sarà affidata alla comunità.
P.s dimenticavamo di dire che la minore frequenta la scuola, quindi non c'è il rischio che possa farsi prestare un cellulare o la scuola deve essere informata che la minore è sottoposta a questa misura, in modo da applicare controlli?
Grazie
Cordiali saluti
Claudia
Fabiana Marinetto